Content Marketing su iPhone: come fare?

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Ormai la maggior parte dei marketer è d’accordo: il 2013 è l’anno del content marketing e social business ed in effetti sempre più aziende investono proprio in questo settore. Cala infatti la fiducia degli utenti nella pubblicità. Le persone hanno sempre più mezzi per informarsi su un prodotto prima di procedere all’acquisto e quindi i blog aziendali hanno una crescente rilevanza, come mezzo per informare l’utente ed avvicinarlo ai propri prodotti, servizi, nonché ai valori, stile di vita che l’azienda vuole comunicare.

Opera: i migliori guadagni pubblicitari arrivano da iOS

Opera Software ha pubblicato lo State of Mobile Advertising relativo al Q3, un documento all’interno del quale vengono riassunti i dati relativi ai ricavi ottenuti dalla piattaforma pubblicitaria di Opera sui vari dispositivi mobili.

La piattaforma pubblicitaria di Opera, che consta di AdMarvel, Mobile Theory e 4th Screen Advertising, è presente su più di 10000 siti mobili e vanta più di 40 miliardi di impressioni e 400 milioni di dollari di ricavi mensili.

iAd: tre dipendenti lasciano per AdColony

Mike Owen è una tra le persone che hanno lavorato ad iAd, prima di lasciare Apple e farsi assumere presso un’altra compagnia specializzata in pubblicità: AdColony. Owen, senior manager negli uffici di iAd con sede a New York, è ora uno dei tre assunti di alto profilo dell’azienda, insieme a Andy Miller (ex VP di Apple che ha lavorato su iAd) e Larry Albright, già dipendente di Quattro e di conseguenza di Apple dopo l’acquisizione.

Airpush: pubblicità in push su Android

Milioni di utenti navigano su internet in mobilità utilizzando il proprio dispositivo mobile. Un fenomeno che solamente negli ultimi anni ha preso piede, grazie soprattutto all’arrivo dell’iPhone, e che ha trascinato con se anche la pubblicità, che si è evoluta per “entrare” nei magici touchscreen dei moderni smartphone.

Apple ha lavorato molto sulla pubblicità mobile rilasciando iAd: una sorta di mobile advertising interattivo che spinge l’utente a visualizzare lo spot mediante mini-giochi, gesture e molto altro. Su Android invece è da poco arrivato Airpush: un servizio che porta la pubblicità in push sui device che montano il sistema operativo mobile di Google.

Google sa come usiamo il nostro smartphone


Non è un mistero che il principale business di Google sia rappresentato dalla pubblicità. Proprio nel tentativo di spingere le compagnie a pubblicizzarsi sempre di più tramite i propri smartphone la compagnia di Mountain View ha pubblicato un interessante video in cui snocciola alcune statistiche sull’utilizzo degli smartphone, anche e soprattutto come strumenti per l’acquisto di contenuti materiali e digitali sulla rete e nel mondo reale.

L’esplosione della pubblicità mobile: i numeri degli analisti

La mania di smartphone e tablet sta mandando in orbita le pubblicità mobili. Stando a Gartner i guadagni nel 2011 per le pubblicità visualizzate in mobilità su telefoni e tablet raggiungeranno i 15 miliardi di dollari in totale, e giungeranno in tre anni a superare i 50 milioni di dollari. Questi numeri seguono ovviamente quelli della prevista espansione di app e device portatili.

iAd: in Europa da questa settimana

Secondo quanto riportato dal Financial Times, Apple avrebbe per due volte ritardato il lancio in Europa di iAd, la nuova piattaforma di pubblicità mobile studiata specificatamente per iOS, ma è ora pronta per il lancio grazie alla collaborazione di alcuni importanti partner.

Apple e Dentsu portano insieme iAd in Giappone

Apple ha annunciato una partnership con la compagnia di marketing The Dentsu Group per espandere la piattaforma per la pubblicità mobile iAd in Giappone a partire dal prossimo anno. Stando a quanto riportato nell’annuncio, Dentsu si occuperà delle vendite e della organizzazione dei contenuti per iAd in Giappone, mentre Apple farà da host per le pubblicità, offrendole agli utenti iOS tramite iAd.

Google è davvero open?

Gli screzi tra Cupertino e Mountain View aumentano in maniera direttamente proporzionale al successo delle due piattaforme mobili dei colossi informatici. Da una parte iOS, accusato di essere un sistema chiuso dal CEO di Google, dall’altra Android, additato da Steve Jobs per essere un sistema che si finge open ma che in realtà è frammentato (queste le parole di Jobs all’incontro con gli investitori della scorsa settimana).

Quanto si può guadagnare su App Store?

Sappiamo che gli sviluppatori che riescono a far salire la loro app nelle zone alte della classifica di App Store di solito riescono a guadagnare un bel po’ di denaro, ma mentre il mercato degli smartphone si allarga, pare che alcuni stiano riuscendo veramente a guadagnare una piccola fortuna, soprattutto grazie alle pubblicità in app ancora prima che dalle vendite del software.

Apple domina la pubblicità mobile di Millenial Media

Millenial Media, una delle compagnie impegnate nella pubblicità su dispositivi mobili, ha pubblicato oggi le sue statistiche sull’impatto della pubblicità sulle varie piattaforme smartphone. Come potete facilmente intuire dai grafici a torta nell’immagine di apertura è Apple con il suo iPhone a guidare le danze.

iPhone costituisce quasi la metà del traffico smartphone

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AdMob, la più grande piattaforma di mobile advertising, ha rilasciato dei nuovi dati che illustrano l’attuale situazione per quanto riguarda il traffico generato da Smartphone: iPhone OS copre quasi la metà del traffico mobile mondiale, precisamente il 46%.

Apple starebbe per acquistare Quattro Wireless

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Da alcuni rumors ancora non confermati da Apple, ma che probabilmente verranno verificati nel corso della giornata di domani, apprendiamo che Apple avrebbe acquistato Quattro Wireless, una compagnia di advertising mobile, per 275 milioni di dollari.

Se così fosse non sarebbe strano, l’arena per la monetizzazione del web mobile è stata aperta da Google con l’acquisizione, per ben 750 milioni di dollari di AdMob, il leader per quanto riguarda la pubblicità su mobile, per la quale anche Apple pare avesse fatto un’offerta.

Admob introduce i Video Ads interattivi

Recentemente si è parlato molto di Admob, la compagnia che sta investendo e crescendo nel settore dell’advertising mobile. Meno di dieci giorni fa Google ha calato il suo sguardo su Admob, il che gli è costato 750 milioni di dollari ed è finito per rendere Google il maggior protagonista sulla scena della pubblicità per cellulari. Da indiscrezioni sembra che Admob sia stata soffiata ad Apple per un pelo.

Oggi, Admob, ha annunciato la sua nuova funzione di Video Ads interattivi, già pronta per essere utilizzata. I Video Ads di Admob sono disponibili in due formati, click-to-play e autoplay, e verranno riprodotti al momento del lancio di un’applicazione, prima della schermata introduttiva.