Il futuro di Apple: qualche supposizione

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Jonny Evans su Computerworld traccia una previsione per il futuro di Apple fatta di supposizioni che si basano sui recenti brevetti e sulle tecnologie che l’azienda di Cupertino ha tirato fuori dalla manica in questo ultimo periodo.

Primo su tutti il riconoscimento facciale. Se Apple (come pare) ha veramente acquistato Polar Rose possiamo aspettarci nuove feature per il riconoscimento automatico dei volti tanto su iPhone (con gli usi più disparati, ad esempio il caricamento di informazioni sugli account di una persona di YouTube, Facebook e Twitter semplicemente inquadrandola) quanto sui vari software di Cupertino, come iMovie e Final Cut Studio.

L’acquisto dell’esclusiva commerciale per il Liquid Metal ci fa già immaginare i nuovi case di iPhone e iPod completamente modellati a partire da questa lega di metalli più resistente e leggera di qualsiasi altra sostanza sul mercato. Apple sta cercando proprio in questo periodo ingegneri che possano aiutare lo sviluppo di nuovi prototipi forgiati con il Liquid Metal.

La stretta collaborazione con ARM, che ha portato al chip A4, è destinata a rafforzarsi ulteriormente. Apple ama poter modellare il proprio hardware in prima persona, e nonostante la partnership con Intel abbia dato buoni frutti sul fronte dei personal computer, ARM consente a Cupertino una customizzazione dell’hardware che non può trovare da nessun’altra parte. Possiamo quindi aspettarci nuovi chip personalizzati per il futuro mobile dell’Infinite Loop, probabilmente basati sul Cortex-A9 di ARM.

Recentemente Benjamin Vigier ha preso a lavorare per Apple, e sappiamo anche che l’azienda è interessata al riconoscimento delle impronte digitali. Può darsi che Cupertino cerchi di far diventare iPhone il centro della vita digitale, rendendo quello che ora è un telefono anche un portafoglio, tramite pagamenti digitali.

Come vi avevamo già scritto in un articolo lunedì scorso, FaceTime potrebbe diventare la piattaforma di lancio di un nuovo metodo di comunicazione basato sui server di Apple, ed è evidente che la compagnia di Steve Jobs sia particolarmente interessata all’espansione di questo protocollo di comunicazione e alla sua diffusione.

Se e come tutti questi elementi si uniranno nel futuro di Apple non è chiaro, ma è chiaro che l’azienda ha cominciato a percorre delle strade i cui sviluppi sono probabilmente molto chiari ai dirigenti di Cupertino.

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