Ecco perché iPhone non ha supportato flash nel 2007

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Adobe-CEO

Perché Apple fin dal 2007 ha deciso di non supportare Flash quando lanciò il primo modello di iPhone? La risposta è molto semplice: perché Adobe, ancora oggi, non è in grado di farlo funzionare come si deve sui dispositivi più moderni e potenti come capacità di elaborazione.

L’ultima dichiarazione di Shantanu Narayen, CEO di Adobe, fatta in televisione a Fox Business recita:

Abbiamo molti partners che stanno lavorando alacremente insieme a noi per portare flash sui propri dispositivi. Compagnie come Google, RIM e Palm rilasceranno le versioni di Flash per smartphone e tablet nella seconda metà di quest’anno.

Ovviamente, senza tralasciare la solita considerazione del fatto che il 75% dei video e dei giochi online utilizza Flash. Un po’ come i miliardi di mosche, insomma.

A questo punto, potrebbe anche essere, perché non dovremmo credergli? Il fatto è che la tanto criticata mancanza di Flash sui dispositivi touch di Apple è, di fatto, una semplice scusa, visto che nemmeno gli altri dispositivi lo utilizzano. Il problema è che, per quanto si possa accusare Apple di chiusura (spesso anche a ragion veduta), in realtà la vera chiusura credo che sia da tutt’altra parte.

Flash è sicuramente stata una piattaforma molto utile a portare contenuti multimediali sul web, ha risposto a delle esigenze ben precise, ma lo ha fatto in modo chiuso e proprietario (e con passaggi di proprietà). Ci sono altri esempi sul web che alla fine han trovato concorrenti con cui fare i conti, vedi IE contro FireFox o WebKit (utilizzato dalla tanto chiusa Apple).

HTML5 farà lo stesso con Flash, per quanti sforzi possa fare Adobe di cambiare le cose. Credo proprio che il treno giusto per Flash sia già passato da un pezzo.

iPhone non utilizzava Flash nel 2007, perché ancora oggi nessuno lo riesce a utilizzare come si deve. HTML5 è già su iPad. Oggi.

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