Apple rifiutò il futuro Pulitzer. Ora però ci ripensa.

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Lunedì Mark Fiore ha vinto il Premio Pulitzer come vignettista satirico. La notizia ha fatto scalpore per due motivi. Il primo è che Fiore non pubblica le sue vignette su carta stampata, ma sull’edizione online del San Francisco Gate. Il secondo motivo riguarda Apple da vicino, scopriamolo dopo il “salto”.

Fiore, a dicembre, aveva sottoposto all’approvazione di Apple una sua App per iPhone e iPod touch, NewsToons. Tutto ciò che ottenne però fu un rifiuto per “la ridicolizzazione di personaggi pubblici”. Sappiamo bene che non è nemmeno stata la prima App di questo tipo ad essere rifiutata.

Questo è uno dei pochissimi atteggiamenti di Apple che non riesco proprio a capire. Altri non li condivido, ma capisco il loro punto di vista e forse, al posto loro, farei lo stesso. Ma tenere fuori da App Store una satira intelligente e divertente come quella di Fiore è solo indice di ottusità. Mi spiace, non ci sono altre parole per commentare la cosa.

Ancora peggio, se vogliamo, il fatto che ora Apple abbia “incoraggiato” Fiore a sottoporre nuovamente la App. Evidentemente se vinci il premio Pulitzer hai qualche chance in più.

Per non ridicolizzare personaggi pubblici, hanno ridicolizzato sé stessi. Se infatti è ottuso rifiutare la satira, chiedere di riproporla sfiora l’idiozia, perché significa che il processo di approvazione è lasciato praticamente al caso, o nelle mani di supervisori deliranti. Se si vieta una cosa, la si vieta e basta. Può essere ottuso magari, ma coerente. Vietare a seconda dei premi vinti dagli autori non è esattamente intelligente.

[via | TUAW | NYT]

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