iPhone e la vostra privacy

Spread the love

iPhone può inviare i vostri dati personali su internet attraverso la rete telefonica o una normale connessione WiFi. Lo scorso luglio Steve Jobs aveva sostenuto che Apple non fosse in grado di tracciare con precisione la posizione e l’identità del proprietario di un iPhone, in quanto questi dati “sensibili” vengono trattati da Cupertino in maniera casuale e anonima, proprio per salvaguardare la privacy dell’utente.

Lo stesso discorso però non viene seguito da altre app celebri. Lo ha scoperto Eric Smith della Bucknell University. Smith, dopo avere studiato 57 applicazioni tra le più scaricate da App Store, ha scoperto che diverse (il 68%) inviano dati personali non criptati (e quindi facilmente intercettabili) abbinati all’UDID (il codice di riconoscimento unico per ogni iPhone) agli sviluppatori che le hanno create. Tra queste figurano Amazon e Chase Bank.

Engadget, che riporta la notizia, sottolinea che la colpa non è di Apple, il cui OS cerca sempre di avvertire l’utente dell’invio o ricezione di dati e della geolocalizzazione tramite GPS, e che potremmo trovarci di fronte a una situazione simile a quella che dovette affrontare Intel per il Pentium III, dotato a sua volta di un UDID che aveva suscitato critiche a proposito della privacy.

Lascia un commento