Brasile: una strada vicino a Foxconn intitolata a Jobs

La città brasiliana di Jundiaì ha scelto di intitolare una strada a Steve Jobs. Non è un caso se proprio l’ex-CEO di Apple ha avuto questo onore, perché non distante da Avenida Steve Jobs è in funzione la fabbrica brasiliana di Foxconn che produce iPhone fuori dalla Cina. A riportare la notizia è MacMagazine, secondo cui la proposta per rinominare la via sarebbe stata approvata dal sindaco Miguel Haddad.

Siri e il nome che Steve Jobs non voleva

Un retroscena tanto curioso quando inedito emerge dalle parole di Dag Kittlaus, creatore di Siri , che ha recentemente raccontanto di quanto a Steve Jobs non piacesse il nome della nuova funzionalità di riconoscimento vocale. L’ex CEO di Apple provò a trovare un nuovo nome per questa funzionalità ma non riuscendoci si convinse ad utilizzare Siri.

Wozniak: Daisey ha fatto la cosa giusta

Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, è arrivato a piangere mentre era spettatore allo spettacolo The Agony and Ecstasy of Steve Jobs, messo in scena e scritto da Mike Daisey. Negli ultimi giorni Daisey è al centro di un caso mediatico, accusato di avere inventato parte della storia che racconta nel suo monologo, venduta come originale. Woz pensa che Daisey abbia fatto bene, e continua ad appoggiare l’autore.

iPhone: come Jobs motivava il team dietro al primo smartphone di Cupertino

Bob Borchers, che ha lavorato ad Apple come product marketing engineer ai tempi del primo iPhone, ha raccontato durante una conferenza come Steve Jobs teneva lui e i suoi colleghi motivati durante lo sviluppo dell’iPhone di prima generazione: Quello che è interessante è che la sfida che Steve aveva preparato per noi non era creare un telefono che facesse girare tutte le applicazioni possibili e fare qualsiasi cosa. Il suo compito era semplice. Voleva che creassimo il primo telefono che le persone avrebbero amato. Questo ci aveva detto

iFeng 4S: non solo i telefoni diventano più veloci

Se avete accusato Apple di non avere aggiornato il suo iPhone limitandosi ad una S e a una fotocamera più performante, aspettate di vedere a cosa ha pensato una compagnia cinese, che in “memoria di Steve Jobs” ha prodotto il raffinatissimo iFeng 4S. Feng in cinese significa vento, e non c’è da stupirsi, quindi, che l’iFeng non sia altro che un asciugacapelli prodotto da una piccola industria di Chaozhou che si sta guadagnando un bel po’ di pubblicità gratuita.

Steve Jobs al lavoro su un formato musicale HD?


Se siete soddisfatti del vostro iPhone come riproduttore di musica, aspettate di sentire cosa ha da dire Neil Young, che durante una intervista ha dichiarato che Steve Jobs, prima della morte, aveva lavorato allo sviluppo di un nuovo standard musicale. Una sorta di HD per la musica. Secondo Young gli MP3 avrebbero solo il 5% dei dati contenuti nella registrazione originale, e non c’è una soluzione digitale di alta qualità per i clienti esigenti. Ovviamente la musica in HD richiederebbe file di maggiori dimensioni. Young ne avrebbe parlato proprio con Steve.

Come Steve Jobs ha rubato il termine iPhone a Cisco

iPhone è una parola oramai entrata nel gergo comune. Tutti sanno di cosa si tratta e sanno abbinare ad Apple l’iconico telefono cellulare. Un discorso non troppo dissimile vale per iOS. Entrambe i termini erano di proprietà di Cisco, e Jobs è riuscito a “rubarli”. In che maniera? Lo spiega il solito Adam Lashinsky nel suo libro Inside Apple.

Steve Jobs: “Non lascio uscire Forstall dal suo ufficio”

Il libro di Adam Lashinsky Inside Apple è nelle librerie americane solo da 24 ore, ma si sprecano già sulla rete gli estratti in cui vengono dettagliate diverse delle operazioni che Apple esegue nel suo misterioso campus di Cupertino. Uno dei racconti riguarda il Vice Presindent di iAd e co-fondatore di Quattro Wireless. Quando questo si è rivolto a Steve Jobs dopo avere ricevuto una offerta per sedere nella board di una compagnia non concorrente, Jobs gli avrebbe risposto: Cosa? Stai a malapena cominciando qui e vuoi spendere il tuo tempo aiutando la compagnia di qualcun altro?

Steve Jobs interessato alla fotografia Lytro per iPhone

Tre sono le cose che, stando alla biografia ufficiale di Steve Jobs, il deceduto CEO di Apple avrebbe voluto rivoluzionare: la televisione, i libri di teso e la fotografia. Ebbene, se per i libri di testo è chiaro il progetto di Apple, grazie all’introduzione di iBooks Author e iBooks 2, e si vocifera da tempo di un televisore made in Cupertino, resta soltanto la fotografia. Nel libro “Inside Apple” di Adam Lashinsky, che si propone di svelare alcuni segreti di Cupertino, viene spiegato come Jobs si sia incontrato con Ren Ng, ex studente di Stanford e CEO della compagnia Lytro: Il CEO della compagnia, Ren Ng, è un brillante scienziato dei computer con un PhD a Stanford, ha immediatamente chiamato Jobs, che ha rapidamente risposto al telefono e detto: “se sei libero questo pomeriggio potremmo vederci”.

iPhone: 5 anni fa l’esordio

Cinque anni fa, sul palco del Macworld Expo, Steve Jobs annunciò la morte della telefonia mobile, almeno quella che conoscevamo all’epoca. Telefoni come il Nokia N95 o il palmOne (mostrato nella foto qui sopra) sono stati letteralmente spazzati via da un nuovo dispositivo, l’iPhone.

Questo device sbalordì subito il mondo per le sue caratteristiche innovative, molte delle quali sono sono ormai parte integrante del nostro quotidiano.

iPhone 5: il 6° termine più ricercato su Google nel 2011

Come ogni anno il motore di ricerca per eccellenza, ovvero Google, stila la classifica delle voci più ricercate nell’anno che sta per concludersi.

Nel 2011 ben tre termini strettamente collegati al mondo Apple entrano nella TOP 10.

Greg Joswiak, VP Apple, e le quattro regole per avere successo

In molti se lo chiedono: ma come ha fatto Apple a riscuotere tanto successo tra gli utenti in così pochi anni?

Greg Joswiak, VP Apple, all’evento “Sikicon Valley comes to the UK” ha rivelato quelle che per lui sono le quattro regole da seguire se si vuole avere successo in questo settore.

Se ci fosse Steve Jobs…

La serata di ieri è stata resa più vivace dalla pubblicazione di un rumor che ha visto protagonisti Apple e LG Display. Le due aziende starebbero negoziando un accordo per la fornitura di displayda 7 pollici per un presunto iPad mini e da 4 pollici per iPhone 5.

Già da tempo si parla di un nuovo iPhone con display più grande ma in questa occasione ci è stato fornito un dettaglio in più: il display da 4 pollici manterrà la stessa risoluzione dell’attuale Retina Display, ovvero 960×640.

Kittlaus: l’uomo dietro Siri

Dag Kittlaus, è questo il nome del norvegese trentaquattrenne che ha creato Siri, ora utilizzato da Apple in iPhone 4S. Grazie all’acquisto della sua tecnologia da parte di Apple, ora il nostro affezionato se ne può stare seduto sui gradini di casa a guardare la gente passare per strada dalla mattina alla sera. Jobs e la sua compagnia lo hanno reso multimilionario.

iPhone 5: c’è chi lo ha già provato

Il sito Business Insider ha citato quest’oggi una propria fonte che afferma di aver avuto modo di provare il prototipo del futuro iPhone 5.

Secondo la fonte, Apple ha fatto davvero tutto il possibile per lanciare l’iPhone 5 quest’anno, ma è stata costretta a rivedere i piani solo pochi mesi prima dell’arrivo ufficiale di iPhone 4S.

2007: l’avversità di Jobs ad App Store

Alla presentazione del primo iPhone nel 2007, l’intenzione di Jobs e della Apple era di non permettere agli sviluppatori di creare software che potesse essere direttamente installato su iPhone. Le WebApp di Safari dovevano essere la risposta ai bisogni degli utenti. Al tempo il CEO di Apple avrebbe detto:

iPhone: un video ne ripercorre la storia

Prima che iPhone venisse alla luce nel 2007, cambiando per sempre il mondo della telefonia mobile, gli smartphone touchscreen non erano esattamente come li immaginiamo oggi. Erano grandi, lenti e tutt’altro che belli da vedere. Era difficile trovare una applicazione e installarla, e tutto quello che si poteva fare con il display doveva passare per uno scomodo stilo.