Jailbreak di iOS 4 e iPhone 4: tutto quello che bisogna sapere al momento

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Come ben saprete, la scorsa settimana Apple ha rilasciato iOS4 e dal 24 di questo mese è iniziata la commercializzazione di iPhone 4 nei primi paesi scelti.

Ovviamente, come al solito, dopo l’uscita di un nuovo firmware o iPhone gli hacker più importanti del mondo cercando di mettersi subito al lavoro per trovare una possibile vulnerabilità in modo da permetterne lo sblocco.
Ecco come si presenta, al momento, la situazione per quanto riguarda il jailbreak di iOS4 e iPhone 4.

Per quanto riguarda il sistema operativo, ovvero iOS4, esistono già vari tool che ne permettono il jailbreak: se avete un iPhone 3G o un iPod touch di seconda generazione potete utilizzare RedSn0w, sia nel caso possediate Mac OS oppure Windows. Nel caso invece siate dotati di iPhone 3GS o iPod touch di terza generazione, i casi sono generalmente due riguardo iPhone 3GS, mentre non vi sono speranza al momento se siete possessori di iPod touch 3g.

La situazione si divide in due via a seconda dell’iBoot montato sul vostro iPhone 3GS: potete seguire la guida (Mac OS / Windows) per verificare se sia esso “nuovo” oppure “vecchio”. Nel secondo caso, potete effettuare il jailbreak di iOS4 tramite Pwnage Tool (su Mac) oppure con Sn0wBreeze (su Windows), mentre nel primo caso non potete ancora sbloccare il vostro dispositivo.

Per quanto riguarda speranze future invece, la maggiore fiducia va riposta, a mio parere, in p0sixninja: questo perché Geohot ha recentemente affermato di essere molto impegnato (in varie conferenze in giro per l’Europa) e di non essere intenzionato al momento di dedicarsi al jailbreak, sebbene sia in possesso di un exploit che sfrutta una falla nella bootrom. Dall’altro lato, p0sixninja è in possesso di ben 2 exploit: il primo, molto probabilmente identico a quello di Geohot, si trova nella bootrom ma è di tipo tethered, ovvero richiede che il dispositivo sia connesso al computer e il codice venga eseguito ad ogni riavvio. Il secondo invece sfrutta una falla all’interno del firmware, ma ha il vantaggio di essere di tipo untethered, anche se richiede che la bootrom sia sbloccata per esserlo. In parole povere, vi sono 2 exploit conosciuti che gli hacker potranno sfruttare. Il vantaggio di un exploit presente nelle bootrom, è che, riguardando l’hardware, Apple non può riparare tale falla con un aggiornamento firmware, come invece potrebbe fare contro un exploit presente nel firmware stesso.

Tutto dipende quindi dalle decisioni che gli hacker prenderanno, per quanto riguarda la data di rilascio e l’exploit che verrà rilasciato. Non ci resta che attendere per il rilascio di un nuovo tool. Spero comunque che molti di voi, dopo aver letto questo articolo e le guide connesse ad esso, abbiano le idee più chiare su come sta veramente la situazione al momento.

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