L’odore dei soldi è virtuale (e all’interno delle app)

Spread the love

Gli acquisti in app fanno guadagnare bene? È una domanda che sembrava avere una risposta negativa, almeno così era parso quando Apple aveva permesso agli sviluppatori, con quello che allora era noto come iPhone OS 3.0, di attivare gli In App Purchase.

Flurry, una compagnia che si occupa di statistica, ha studiato i guadagni che vengono prodotti da alcune app “campione” del genere social network e videogiochi, per scoprire che circa l’80% dei guadagni di questi sviluppatori arrivavano non dalla vendita dell’app o dalla pubblicità, ma dagli acquisti al suo interno.

Peter Farago di Flurry ha commentato:

L’idea che i soldi che un consumatore usa per comprare spade virtuali, monete d’oro e punti rispetto siano maggiori di quelli che si possono guadagnare dalla pubblicità sembra senza senso; ad ogni modo, questo fenomeno non è nè nuovo nè esclusivo della piattaforma iOS.

Android non ha ancora attivato il supporto agli acquisti in app, mentre è chiaro che in giochi legati, ad esempio, a Facebook i guadagni arrivino principalmente da acquisti fatti all’interno dell’applicazione. Farago si aspetta infatti una crescita ulteriore di queste vendite, e un guadagno ancora maggiore per gli sviluppatori.

via | 9to5mac

Lascia un commento