Il creatore di WordLens parla della sua app

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In una intervista Robert Scoble, l’uomo dietro a WordLens, ha spiegato come funziona la sua applicazione e soprattutto quali sono gli obbiettivi che la sua software house si è posta per quella che si è dimostrata una delle app più interessanti della settimana.

Nella prima parte dell’intervista Scoble fa sapere che gli utenti sono annoiati dal fatto che l’app venda separatamente le due lingue in modalità “andata e ritorno” vale a dire che viene venduto a 5 dollari il sistema per tradurre dall’inglese allo spagnolo e costa altri 5 dollari quello per andare dallo spagnolo all’inglese. Scoble spiega che si tratta di una scelta tecnica.

Lo sviluppatore prosegue poi spiegando che ovviamente l’intenzione sarebbe quella di aggiungere nuove lingue e soprattutto un supporto ancora migliore al software di riconoscimento del testo, che sfrutta codice proprietario sviluppato apposta per questa applicazione per tenere conto di caratteristiche come la prospettiva o la luminosità di un certo cartello o avviso che deve venire tradotto in tempo reale (e non è paragonabile al software che rileva del testo su un foglio scannerizzato).

Il testo tradotto è invece frutto di un semplice dizionario basato su un database contenente frasi di tre o quattro parole. Il sogno del produttore in questo momento è di riuscire a effettuare la traduzione più veloce, ma per questo è necessario un processore più potente.

via | Razorian Fly

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