Nuovo, di seconda mano, usato garantito, ricondizionato: che smartphone acquistare?

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Di alternative per chi voglia acquistare uno smartphone oggi non ne mancano: dal più classico acquisto presso un rivenditore fisico od online, passando per i contratti di leasing e fino ad arrivare all’usato, l’usato garantito, i dispositivi ricondizionati. Cosa conviene di più e perché? Rispondere nella maniera più esaustiva richiederebbe di prendere in considerazione numerosi fattori diversi, molti dei quali decisamente individuali. Alcune considerazioni, però, valgono più genericamente: proviamo a farle insieme.

usato garantito

Nuovo o ricondizionato sono le alternative migliori per l’acquisto di uno smartphone

A meno di non approfittare di promozioni e sconti speciali, acquistare uno smartphone nuovo può essere dispendioso, specie se si hanno in mente modelli appena arrivati sul mercato o top gamma o se si vuole acquistare l’ultimo nuovissimo camera phone. Il contraltare sono certo dispositivi appena usciti dalla fabbrica, intatti nella loro funzionalità, personalizzabili a volte e sicuri anche da un punto di vista igienico. Un buon trucco se si vuole acquistare uno smartphone nuovo potrebbe essere, così, stabilire subito che budget si ha a disposizione e spulciare solo tra i dispositivi della corrispondente fascia di prezzo alla ricerca del telefono che meglio soddisfa ogni propria esigenza. Meglio tenere conto anche del fatto che comprare online permette spesso di risparmiare un po’, a patto di affidarsi a un rivenditore serio. Attenzione alle formule a contratto offerte dai gestori telefonici: sono apparentemente allettanti perché promettono smartphone di ultima o ultimissima generazione inclusi in un costo mensile, in genere di qualche decina di euro, in cui sono compresi anche traffico telefonico, dati Intenet, eccetera ma, quasi sempre per la lunga durata del contratto e i tassi d’interesse applicati, fa sì che alla fine ci si ritrovi a pagare lo smartphone molto più di quello che è il suo prezzo.

Tanto che a volte può risultare persino meglio optare per un iPhone 8 ricondizionato, un Samsung S9 ricondizionato e via di questo passo. Il refurbishing sembra essere, non a caso, il trend del momento e non solo nel mondo della telefonia ma più in generale in quello dell’elettronica di consumo. La possibilità di risparmiare sulle spese per i propri gadget hi tech ed elettronici convince in questo caso come e più della consapevolezza di fare un acquisto che è più amico dell’ambiente: con il ricondizionamento, infatti, i dispositivi elettronici ritornano come nuovi e si trasformano più tardi in rifiuti difficili da gestire. Che dire, però, della loro funzionalità? Se chi si è occupato del ricondizionamento è un professionista serio e affidabile avrà compiuto tutta una serie di passaggi (formattazione, reset alle impostazioni di fabbrica, sostituzione della batteria, eccetera) che assicurano che lo smartphone ricondizionato, in questo caso, abbia un’ottima resa e delle performance in tutto e per tutto paragonabili a quelle di un telefono nuovo. La scelta è più sicura insomma – anche perché se si opta per un telefono ricondizionato si po’ contare anche su una garanzia di almeno un anno e sul diritto di reso – di quella di un telefono di seconda mano acquistato in Rete o in un negozio di elettronica e di cui non si conosce né la storia, né esattamente in che condizioni si trova. La soluzione intermedia, quella dell’usato garantito, permette potenzialmente di fari buoni affari se si ha un po’ di familiarità con la materia e non si stanno cercando telefoni di ultimissima generazione.

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