Touch Dj: la prima App per mixare con iPhone

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Touch DJ di Amidio Inc è la prima vera applicazione per mixare MP3 in modo professionale, disponibile per iPhone e iPod touch. Diamo una prima occhiata alle caratteristiche, in attesa di poterla provare approfonditamente.

Touch DJ offre la possibilità di manipolare in tempo reale due distinti files MP3/M4A, includendo la capacità di scratchare, creare loops, posizionare la musica nel punto desiderato, applicare effetti e, ovviamente, cambiare il pitch, cioè la velocità di esecuzione del brano. L’interfaccia, descritta come: “unica, futuristica e user friendly”, e il motore sonoro a latenza zero dovrebbero consentire risultati comparabili a quelli ottenuti con una strumentazione ben più costosa. Togliendo il costo di iPhone, ovviamente. Ma forse non conta.

Il punto di forza sembra essere il “visual mixing”. Infatti sia iPhone che iPod touch possiedono un’unica uscita stereo che limita la loro capacità di essere utilizzati come “piatti”. Touch DJ utilizza una modalità grafica per interpretare i brani. I colpi di cassa sono riconosciuti e visualizzati in un colore differente da quello delle altre frequenze sonore, rendendo così molto semplice trascinare la traccia nel punto giusto e adattarla variandone la velocità. Praticamente quando i due brani combaciano visualmente, sono pronti per essere mixati.

Esiste comunque un’alternativa: acquistare un adattatore I/R per avere il preascolto in cuffia. Ultimo, ma non ultimo, un campionatore con 3 memorie in grado di ospitare files di tipo WAV e la possibilità di registrarne di propri con il microfono integrato. Inoltre è fornito con ben 25 tracce dance provenienti da DanceMusicHub. Spero che il peso di ben 171 MB dipenda da quello.

Difficile dire come si comporti realmente, spero di poterlo provare quanto prima. Sicuramente con la dance moderna non dovrebbero esserci particolari problemi, soprattutto se si conoscono bene i brani. Ma volendo fare un po’ di revival, magari anni 70/80, a mio modo di vedere le cose diventano più complicate. E ve lo dice un ex-dj abituato ai vecchi vinili, per quello che vale.

Staremo a vedere.

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