Quale Jailbreak usare? Confronto tra greenpois0n e limera1n

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In questi giorni tutti i possessori di device Apple quali iPod touch, iPhone e iPad sono in grande fermento per il rilascio di due attesissimi Jailbreak per iOS 4.1, l’ultimo ed imperforabile sistema operativo della Apple. Molti hanno eseguito il Jailbreak utilizzando limera1n, il tool di GeoHot, altri invece hanno preferito aspettare greenpois0n, il tool del Dev-Team. Ma quale dei due è migliore?

JAILBREAK IN SINTESI

Il Jailbreak ha da sempre accompagnato i dispositivi touch della Apple, e, semplificando di molto, non fa altro che fornire agli utenti la possibilità di installare sui proprio dispositivi delle App che non vengono sottoposte all’iter di approvazione di App Store. Tutto questo attraverso alcune altre App (Cydia è la più famosa e sviluppata) che permettono lo scaricamento e l’installazione di questi programmi non autorizzati. La Apple ha sempre condannato questa pratica, invalidando la garanzia di dispositivi con Jailbreak e chiudendo di volta in volta tutte le falle che permettevano al Jailbreak di funzionare. Il Jailbreak dal canto suo ha sempre sfruttato alcuni bug del sistema operativo per entrare nel sistema stesso e installare app come Cydia, ma con l’arrivo di iOS 4.1 non è stato più possibile. Così un manipolo di personaggi ben noti nel mondo del Jailbreak si è impegnato al massimo delle forze per trovare altre modalità di ingresso ad iOS, e ci sono riusciti, in quanto hanno trovato ben tre exploit nel bootrom del dispositivo. Il bootrom è la prima e significativa parte di codice che si avvia all’accensione del dispositivo e non è scrivibile, quindi per cambiare il bootrom bisogna cambiare l’hardware, cosa che la Apple non può fare con un aggiornamento di iOS. Ognuno di questi hacker (se così li vogliamo chiamare) ha lavorato per conto suo, poi alcuni hanno unito le forze, ma dopo litigi e battibecchi vari ne abbiamo visto sparire uno, chiamato GeoHot, e abbiamo seguito intensamente il lavoro di un team, il Dev-Team, che ci teneva costantemente aggiornati sui suoi progressi. Questo Dev-Team, sfruttando un exploit della bootrom da loro denominato Shatter, aveva deciso di rendere pubblico ed utilizzabile il jailbreak il 10/10/’10 alle 10:10:10. Ma ecco che la nel pomeriggio del 9/10/’10 (qui in Italia verso le 10 di sera) GeoHot si ripresenta e mette a disposizione il suo tool per effettuare il Jailbreak, chiamato limera1n e basato su un exploit diverso da Shatter. Il Dev-Team è completamente spiazzato, e insultando e maledicendo GeoHot decide di non rilasciare il suo tool. Dal canto suo GeoHot si difende e dice di aver agito in quel modo per il semplice motivo che l’exploit da lui utilizzato era già conosciuto dalla Apple, mentre Shatter è meglio conservarlo per i dispositivi futuri. Così il 12/10/’10 per tutta risposta il Dev-Team ha rilasciato greenpois0n non utilizzando Shatter per il Jailbreak ma lo stesso exploit di GeoHot.

TORNIAMO A NOI

Quale è meglio? Le dinamiche con cui entrambi i tool di jailbreak accedono al dispositivo per effettuare il Jailbreak sono le stesse, cambia solamente il software! Entrambi poi effettuano un Jailbreak untethered, cioè la procedura non deve essere ripetuta dopo ogni riavvio del dispositivo.

Vi mostro un grafico preparato appositamente per confrontare i due Jailbreak.

limera1n è giunto alla versione finale rc1b, e sembra piuttosto stabile. Effettuare il jailbreak è molto semplice ed intuitivo, basta solamente seguire le indicazioni fornite a schermo. Inoltre non c’è bisogno di spegnere il dispositivo, basta collegarlo e seguire le istruzioni sequenziali. Ha dato alcuni problemini con le prime versioni, ma sono bastate poche ore per renderlo stabile. Per ora è disponibile solo la versione per windows, non sappiamo se verrà rilasciata una versione per mac e linux.

greenpois0n è alla versione rc3, supporta più dispositivi rispetto a limera1n, ma è più complicato e meno intuitivo da utilizzare. Molte le lamentele giunte agli sviluppatori dopo il rilascio, tanto che hanno dovuto togliere i link al download per rilasciare dopo poche ore una versione migliore. La nuova versione però ad alcuni funziona e ad altri continua a creare problemi. Comunque se la procedura viene eseguita, il jailbreak funziona bene. E’ disponibile la versione per windows e linux, ma il rilascio della versione per mac è vicino.

GIUDIZIO FINALE

Entrambi i metodi sul mio dispositivo (iPhone 4 con iOS 4.1) hanno funzionato. Come facilità d’uso quello di GeoHot è molto più semplice da eseguire. A livello tecnico  utilizzano lo stesso exploit per entrare nel dispositivo. Molti utenti però non riescono ancora ad effettuare il jail nè con l’uno nè con l’altro. Quindi è indifferente, o con l’uno o con l’altro, se funzionano, il risultato è lo stesso.

Un paio di punti in più voglio però darli a GeoHot e quindi a limera1n. Innanzitutto perchè GeoHot ha lavorato da solo e, a quanto pare, ha lavorato parecchio bene rilasciando un Signor software; poi perchè mi ha molto infastidito il Dev-Team in quanto non ha fatto altro che pubblicizzare il suo lavoro e criticare GeoHot ma alla fine ha fornito un prodotto di complicata usabilità e per molti di scarsa efficacia. Da un team di almeno 4 persone come il  Dev-Team mi aspettavo sicuramente molto ma molto di più. Per me la sfida la vince GeoHot.

A voi i commenti.

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