Apple perde il trademark iPhone in Brasile

Dopo una lunga questione legale, sembra che Apple abbia definitivamente perso il diritto di utilizzare il nome iPhone in Brasile. Il termine, protetto da trademark da Gradiente fin dal 2000, rimarrà alla compagnia sud-americana.

iPhone: problemi sul nome in Brasile

Secondo quanto riportato nei giorni precedenti, Apple starebbe per perdere il diritto di utilizzazione del marchio iPhone in Brasile.

Ciò sarebbe dovuto al fatto che un’azienda, la IGB Eletrônica SA, avrebbe preceduto di molti anni Apple registrando il nome “iPhone” nel lontano anno 2000.

Apple di nuovo contro l’Appstore di Amazon

Apple, dopo un periodo di pausa, torna a colpire Amazon, con un nuovo documento rivolto all’Android Appstore della compagnia di Jeff Bezos. Apple ha infatti protetto con trademark il termine “App Store” e vorrebbe vietarne l’utilizzo ad Amazon, che spiega come Appstore sia in realtà un termine generico.

Apple Configurator: Cupertino ci mette il trademark

Apple ha pubblicato un tradermark per coprire l’applicazione Configurator, disponibile gratuitamente su App Store. L’applicazione, presentata insieme ad iPad 3, permette di amministrare facilmente un grande numero di dispositivi iOS dallo stesso computer, di fatto semplificando la vita a compagnie e scuole che vogliono fornire dispositivi iOS preparati in una certa maniera ai loro dipendenti e studenti. Il trademark copre proprio questa applicazione, che Apple definisce come: “Un software per computer usato per configurare diversi dispositivi elettronici digitali”.

RIM non vuole che Apple ottenga il trademark per WebKit

Research in Motion ha depositato un documento in cui esprime la sua opposizione al trademark della parola WebKit che Apple avrebbe richiesto di ottenere. WebKit, come saprete, è la piattaforma di rendering basata su KHTML che Apple ha creato prima per sé prima di renderla open-source. Il documento permette a RIM di guadagnare tempo fino al prossimo 22 novembre nel tentativo di negare ad Apple il trademark.

Amazon potrà continuare con il suo Appstore fino a ottobre 2012

Nulla da fare per Apple e la sua lunga causa contro Amazon per l’utilizzo del termine App Store. Stando a quanto riportato da Reuters, un giudice avrebbe rifiutato la richiesta di Apple rivolta ad Amazon perché smettesse di utilizzare il termine Appstore per il suo marketplace di applicazioni Android.

Apple brevetta il numero 280

Parlando di brevetti assurdi, aspettate di sentire questa. Apple ha appena ottenuto il trademark per il numero 280, ma non aspettatevi di veder uscire dai magazzini di Cupertino alcun prodotto con inciso questo numero sulla scocca. Il trademark si riferisce piuttosto al numero presente nell’icona della celebre applicazione mappe di iPhone.

iCloud: Apple potrebbe scendere a patti con iCloud communications

Ricordate la causa che Apple deve affrontare a proposito del marchio iCloud con la compagnia iCloud communications? Pare che Cupertino abbia deciso di scendere a patti con l’azienda, nonostante questa non possegga alcun trademark riguardante il termine iCloud. Apple aveva già effettuato 11 richieste di trademark per iCloud e i suoi domini, incluso quello acquistato da Xcerion, iCloud.com.

iCloud: il trademark europeo è nelle mani di Apple

Se questa non è l’immagine di apertura più bella che abbiate mai visto potete finire di leggere qui l’articolo, altrimenti potete proseguire per scoprire che, come fatto notare da Patently Apple, l’azienda di Cupertino ha deciso di proteggere tramite Trademark il termine iCloud nel vecchio continente. Una sorpresa? Non esattamente.

Apple ad Amazon: App Store si riferisce solo ad iOS

La disputa tra Apple e Amazon in relazione al termine App Store continua con una mossa di Cupertino, che risponde ad Amazon che il suo non è un Appstore, in quanto l’unico App Store (protetto da trademark) fa riferimento non ad applicazioni per Android (come quello dell’azienda di Bezos) ma ad iOS.

La lotta per App Store prosegue in Europa

Continuano i grattacapi per Apple per quanto riguarda il trademark di App Store. Come ricorderete Apple ha ottenuto il trademark sul termine App Store per indicare il suo negozio digitale di applicazioni per dispositivi portatili (e non). Microsoft per prima, seguita da Amazon, hanno controbattuto ad Apple che il termine è troppo generico per essere posseduto da una sola compagnia. Ora la vicenda vede entrare in gioco altri partecipanti.

Compagnia costretta a cambiare nome per restare su App Store

Sappiamo tutti quanto può essere protettiva Apple nei confronti dei suoi trademark. Una compagnia si è vista costretta a cambiare il proprio nome per far sopravvivere il suo software su App Store. Si tratta di App Stores BV (questo è il nome legale della compagnia), con sede nei Paesi Bassi, che si è vista ritirare da App Store tutte le applicazioni pubblicate.

Apple rinuncia alla parola “POD”

Dopo 7 anni di duro lavoro, Apple ha rinunciato al brevetto della parola “POD”: termine ampiamente utilizzato dalla società per gli iPod.

L’acquisizione di questo brevetto da parte della società avrebbe garantito la scomparsa di tutti quegli orribili cloni con nomi molti simili ai device con la mela, come ad esempio uPod o ePod, che circolano nei mercati cinesi o su eBay.

Esselunga copia le cuffie Apple

In questo periodo io mi terrei molto alla larga dal copiare qualsiasi oggetto o idea provenga dalle geniali menti degli uomini di Apple. Tra le varie cause legali che interessano Apple, sia come parte offesa che come principale imputata, forse potrebbe trovare spazio anche una citazione a giudizio per la società italiana Esselunga.

Il sito setteB.it ha riportato l’immagine della nuova campagna pubblicitaria ideata da questa società per il suo nuovo negozio virtuale di brani musicali chiamato Esselunga Music Store.

Microsoft scende in campo con un linguista per App Store

Microsoft, nella sua lotta legale contro Apple e il trademark sul termine App Store (reso noto da Cupertino nel 2008) ha deciso di far scendere in campo un linguista per dare la sua opinione di esperto sul termine app store.

Apple contro Amazon per App Store

C’era da aspettarselo. Apple ha fatto causa ad Amazon per l’utilizzo del termine Appstore in relazione alla vendita di contenuti digitali. Lo riporta Bloomberg.

Apple risponde a Microsoft sul brevetto di App Store

Lo scorso gennaio Microsoft ha inviato una obiezione formale al trademark depositato da Apple per il termine “App Store“, sostenendo che Apple non ha diritto di usurpare un termine così generico, causando confusione e difficoltà alle altre compagnie che vorrebbero così nominare i loro marketplace per le applicazioni.

Doodle: Lima Sky dice la sua sul trademark della parola

Qualche giorno fa è stato rivelato dagli sviluppatori di Doodle Monsters che i creatori di Doodle Jump di Lima Sky stavano tentando di avere il trademark del termine Doodle in ambito app, andando a colpire qualsiasi app di App Store che contenesse il termine. I ragazzi dietro a Doodle Monsters hanno pensato di cambiare nome, ma quelli di Doodle Hockey hanno invece sostenuto che Lima Sky non avesse alcun diritto di reclamare la proprietà del termine Doodle.

Lima Sky si impadronisce della parola “Doodle”

Molti sviluppatori che hanno rilasciato in App Store un’applicazione che utilizza nel proprio nome la parola “Doodle” hanno cominciato a ricevere degli avvisi da parte di Apple, per conto di Lima Sky, che informano dell’impossibilità di utilizzare questa parola nel nome dell’applicazione.

Lima Sky è il nome del gruppo di sviluppatori che hanno pensato e realizzato uno dei giochi più famosi presenti in App Store: Doodle Jump.

Apple paga il nome di iAd

CNET riporta che Apple avrebbe risolto una causa legale per il termine iAd, pagando 1 milione di dollari alla compagnia precedentemente proprietaria del nome. La notizia arriva grazie alla Consor Intellectual Asset Management, una associazione che si occupa di far valere il diritto d’autore per le aziende, e che si vanta di avere giocato una parte importante nel raggiungimento dell’accordo.

iPhone è ora ufficialmente di Apple

iphone trademark

No, non è uno scherzo: ora iPhone è ufficialmente un trademark Apple. Come dimostra la targhetta proposta qui sopra, la data da segnare sulle nostre agende non è quella odierna ma è il 9 febbraio 2010. Come è possibile immaginare, la procedura di registrazione del trademark è durata un po’ più del previsto: sebbene per tutti iPhone è un prodotto Apple, Cisco e la canadese Comwave non erano della stessa opinione.

A seguire il documento completo.