Con il chiaro obiettivo di cercare di ricongiungere nonni e parenti lontani grazie alla tecnologia l’agenzia di comunicazione Plural ha dato origine a “Ti connetto i nonni”.
Si tratta di una nuova webserie frutto dell’esperienza personale dell’autore e protagonista Marco Diotallevi desideroso di offrire a sua nonna Lilla la possibilità di comunicare, grazie al all’immenso potenziale di internet, con il figlio trasferitosi all’estero.
Il numero di dispositivi Android venduti è certamente maggiore di quello dei device con installato iOS, ma questo non ferma il sistema operativo di Apple, che sembra rimanere il principale OS mobile in termini di utilizzo sulla rete. Chitika Insights ha studiato l’utilizzo degli smartphone in relazione all’accesso alle rete, e ha scoperto che circa il 67% di tutti i telefoni che si collegano ad Internet sono iPhone, mentre Android si ferma al 33%.
L’applicazione Firefox Home, che permetteva di sincronizzare sul proprio telefono i segnalibri del proprio browser, è stata ritirata ufficialmente da App Store. Mozilla, che cura il progetto Firefox, ha spiegato che l’app ha “fornito dettagli di grande valore ed esperienza riguardo la piattaforma”.
Benché Android continui ad essere il sistema operativo mobile più utilizzato, ma il primato per l’utilizzo di Internet da dispositivi mobili rimane ancora nelle mani di Apple, che secondo gli ultimi dati si assesta su un decisivo 65,7 percento.
La World Intellectual Property Organization ha appoggiato Apple in una causa riguardante il dominio iphone5.com, ed entro breve la proprietà del sito dovrebbe venire trasferita proprio a Cupertino. Il sito della WIPO riporta infatti il caso Apple – iphone5.com come terminato. A dare la notizia per primo è stato The Next Web. Il dominio è attualmente nelle mani di Corporation Service Company (chiaramente il nome di una compagnia cattiva da cartone animato), che si occupa di proteggere la privacy dei suoi clienti possedendo “ad interim” i domini web.
Benché solo una frazione del mercato sia in suo possesso, iOS sta prendendo piede nelle statistiche di utilizzo del telefono, con il numero di visite uniche ai siti internet che rappresenta circa i 3/4 del totale di tutto il traffico mobile. I dati, riferiti alla scorsa settimana, sono stati tracciati da un tool lanciato sul network pubblicitario Chitika, che è stato in grado di scoprire che oltre il 71% del traffico mobile viene gelato da iOS, contro il 23% di Android.
Questa è una notizia che scommetto vi piacerà leggere. Dropbox ha infatti aperto una nuova fase di beta, e sono in offerta 5GB per chiunque sia pronto a testare la nuova funzionalità di upload automatico. Ogni 500MB di fotografie caricate automaticamente, Dropbox regalerà 500MB di spazio gratuito, fino ad un massimo di 5GB. Il caricamento automatico sembra essere la feature principale di questa beta, ma ecco una lista delle nuove funzioni:
A quanto pare l’iPhone 4S sembra essere colpito da un altro fastidioso bug. Questa volta il problema non interessa né la batteria né le chiamate, infatti il problema si manifesta (per fortuna non sempre) durante il caricamento delle pagine internet.
Ovviamente il bug non interessa solo Safari ma tutto ciò che richiede una connessione ad internet. Mi sono accorto di questa problematica quando per due ore non ho ricevuto notifiche. Provando ad accedere su Safari Mobile mi sono reso conto però che la connessione era totalmente assente, nonostante sul mio iPhone 4S ci fossero tutte e cinque le tacche.
Siri necessita di un collegamento ad Internet per fornire i servizi all’utente. Vi starete probabilmente chiedendo quanta è la banda occupata dall’assistente vocale che Apple ha introdotto in iPhone 4S. Fortunatamente potete mettervi il cuore in pace. Jacqui Cheng di ArsTechnica ha fatto un test approfondito per scoprire che in media Siri necessita, per ogni richiesta, di soli 63KB di traffico dati. Nel caso estremo in cui usaste Siri 15 volte al giorno consumereste meno di 30 MB al blese.
New Relic ha effettuato uno studio usando il loro Real User Monitoring per scoprire se la navigazione Internet con iOS 5 è più veloce di quanto lo era su iOS 4. Hanno scoperò che su un campione di 3000 web app, il tempo medio di caricamento di ciascuna di queste era di 4,1 secondi (su iOS 5) contro 9,6 secondi (su iOS 4).
Apple continua a fare sentire i suoi muscoli online. Nonostante Apple abbia piazzato un numero inferiore di dispositivi rispetto a quelli che attualmente utilizzano Android come sistema operativo, risulta che circa il 56,5% dell’intero traffico da dispositivi mobili venga generato da iOS, mentre solo il 16,25% sia generato da Android. I dati, prodotti da Net Applications, indicano peraltro una crescita di circa un punto percentuale da parte di Apple dallo scorso mese di Agosto, mentre Android è cresciuto da 15,98% al 16,26.
“Create bellissimi siti web, in sessanta secondi e dal vostro iPhone” recita la descrizione di Zapd sull’App Store.
E’ un’affermazione che può sembrare esagerata ma che dopo una prova pratica si dimostra attendibile. Zapd è un programma gratuito che permette di creare rapidamente pagine web su cui condividere una foto, del testo o un link.
Il Financial Times sostiene che oltre 700 000 persone stiano utilizzando la sua web app, rendendola assai più popolare dell’applicazione per iOS precedentemente disponibile sullo store. Il giornale aveva rifiutato di continuare a pubblicare il software su App Store dopo l’introduzione delle nuove policies per gli abbonamenti in-app che avevano messo alle strette gli sviluppatori, costringendo Apple a cedere il 30% del costo del servizio a Cupertino.
Vi siete mai trovati fuori casa con il bisogno di accedere rapidamente a qualche informazione? Ovviamente se avete un iPhone vi potete collegare immediatamente ad Internet ed ottenere qualsiasi informazioni vogliate. Sappiate che se siete soliti seguire questa abitudine, non siete soli. Secondo The Pwe Internet Research Project, oltre la metà degli utenti di telefoni cellulari negli Stati Uniti ha usato i proprio device per ottenere informazioni in tempo reale.
A seguito delle azioni già intraprese dal rivale AT&T, l’operatore telefonico statunitense Verizon ha deciso di mettere fine all’utilizzo del tethering attraverso applicazioni per iPhone jailbroken. Stando a quanto riportato da Forbes, Verizon non permetterà più di usare il tethering nei piani free. La notizia arriva mentre gli utenti continuano a sbloccare i loro iPhone 4 nel tentativo di bypassare i controlli del network e non dovere pagare 20 dollari per avere accesso al tethering.
Apple ha vinto la battaglia legale per la proprietà del dominio iPods.com. Come riportato due mesi fa, Apple ha inviato una lamentale alla World Intellectual Property Organization per ottenere il trasferimento del dominio iPods.com dal suo attuale proprietario al suo legittimo proprietario: Apple.
Stando a Fusible, Apple sarebbe venuta in possesso dei domini iPhone4.com e WhiteiPhone.com. Ecco una cosa che potrebbe però rendere questa notizia sospetta. Apple non ha mai comprato alcun dominio oltre ad iPhone[qualcosa].com per le versioni precedenti degli smartphone prodotti all’Infinite Loop. Mentre ha senso l’acquisto del dominio iPhone4.com per un eventuale redirect verso la pagina del sito Apple.com, sembra davvero improbabile l’acquisto del dominio WhiteiPhone.com.
Meraki è una compagnia che installa network wireless in locali come Burger King e Starbucks. La compagnia ha recentemente effettuato uno studio dei dispositivi che si collegano ai network di questi locali. Diversamente da quanto avviene in genere con questo tipo di esami, i dati di Meraki hanno esaminato un grande bacino di utenza, con 40 milioni di utenti in 140 paesi in tutto il mondo.
Per la prima volta da sempre il tempo speso con le applicazioni mobili ha superato la navigazione Internet, almeno stando ai dati di Flurry Analytics. L’utente medio, ha scoperto la compagnia, spende il 9% di tempo in più usando le applicazioni mobili che Internet. Non era questa la situazione 12 mesi fa, quando l’utente medio passava 43 minuti con app mobili e 64 minuti sulla rete.
I possessori di un AirPort Express, Extreme o di una Time Capsule sanno che non è possibile modificare le impostazioni del proprio access point tramite il proprio browser, ma è necessario utilizzare Utility AirPort, integrata in Mac OS o scaricabile su Windows, per rendere funzionante la propria base wireless. Prima d’oggi non era possibile modificare le impostazioni degli access point di Apple da iPhone, ma con iOS 5 le cose cambieranno.
Gratuito nel momento in cui questo articolo viene scritto, Onavo è una nuova app che permette di controllare il traffico internet e, promette, di salvaguardare l’80% dell’utilizzo mensile del Web usando una tecnologia chiamata magical shrinking machine basata su operazioni cloud.
