Apple: “Samsung imita sfacciatamente iPhone e iPad”

Mentre Samsung ed Apple si preparano ad affrontarsi davanti ad un giudice, Apple ha ampliato l’accusa contro la compagnia asiatica, sostenendo che Samsung imita sfacciatamente il design caratteristico di iPhone e iPad. Apple si era già riferita in passato a Samsung usando il termine la copiatrice.

Lodsys: Apple finanzierà la difesa degli sviluppatori

Apple è scesa in campo accanto agli sviluppatori di iOS per le accuse mosse da Lodsys, che sostiene, possedendo il brevetto per il bottone che permette gli acquisti in-app, che anche i developer per il firmware mobile di Cupertino debbano pagare la loro quota per l’utilizzo della tecnologia, nonostante Apple abbia già pagato.

Lodsys ha un nuovo nemico in Michigan

Lodsys, la compagnia che ha attaccato legalmente gli sviluppatori di iOS in cerca di soldi facili attraverso un brevetto che Apple avrebbe già pagato per usare gli acquisti in-app, è un argomento caldo alla WWDC 2011. Una compagnia legale del Michigan dalle tasche piene ha intenzione di attaccare la validità delle accuse di Lodsys.

Lodsys all’attacco legale (in anticipo)

Lodsys è passata all’attacco. Dopo avere minacciato gli sviluppatori indipendenti di iOS che utilizzavano gli acquisti in-app all’interno delle loro applicazioni, è ora sul piede di guerra e ha depositato i documenti ufficiali per intentare causa contro i developer, a cui erano stati dati 21 giorni per negoziare con Lodsys o rimuovere le applicazioni accusate dallo store. Ciò nonostante le tre settimane non sono passate, e minacciata da Apple la compagnia ha scelto di attaccare subito “in modo da preservare le opzioni legali”.

Samsung non teme la causa di Apple

Apple ha citato Samsung in giudizio accusando la compagnia asiatica di copiare il design e l’interfaccia grafica dei dispositivi portatili di Cupertino, spingendosi persino a chiedere di poter vedere e toccare con mano i device in lavorazione presso Samsung per mostrare al giudice incaricato quali siano le somiglianze tra i prodotti delle due compagnie.

Fei Lam non si può pagare un avvocato

Di ieri la notizia che Fei Lam, il ragazzo che aveva cominciato a vendere pezzi di ricambio per iPhone 4 che avrebbero permesso a chiunque di ottenere un iPhone 4 bianco guadagnando 130 000 dollari, è stato denunciato da Apple per l’utilizzo di trademark di Cupertino senza autorizzazione. La notizia di ieri riportava che Lam sarebbe sceso a patti con Apple, ma la situazione sembra essere diversa.

Lodsys colpisce gli sviluppatori Android

Il troll dei brevetti Lodsys, che accusato diversi sviluppatori di iOS di avere utilizzato una tecnologia brevettata dalla compagnia per gli acquisti in-app delle loro applicazioni, deve essersi preoccupata quando ha scoperto che Apple e i suoi avvocati avrebbero spalleggiato gli sviluppatori indipendenti citati nelle lettere di accusa. Ora Lodsys punta i suoi legali da un’altra parte, vale a dire sugli sviluppatori di Android.

La ITC riprende in mano l’accusa di Nokia verso Apple

La Internal Trade Commission ha annunciato che condurrà un controllo sui due casi di violazioni di brevetti contro Apple, mentre lascerà cadere le altre tre accuse. La ITC aveva iniziato a investigare con Nokia durante il gennaio dello scorso anno. Nokia sostenenva che Apple stesse violando sette brevetti con i suoi iPhone, iPod e Mac.

App Store: un brevetto contro Apple

Visual interactive Phone Concepts ha fatto causa ad apple, AT&T e U.S. Cellular presso la corte del Michigan. Il motivo del contenzioso sarebbe un brevetto della compagnia all’interno del quale sarebbe stata brevettata l’idea di un servizio centralizzato tramite un server che permetta agli utenti di vedere e scaricare applicazioni sui loro telefoni cellulari.

Apple fa causa a Fei Lam: il ragazzo degli iPhone 4 bianchi

Ricorderete forse il caso di Fei Lam, il giovane che aveva cominciato a costruire su richiesta iPhone 4 bianchi utilizzando quelli che, a suo dire, sarebbero stati pezzi ufficiali di Apple prodotti da un fornitore di Cupertino. Ebbene, il ragazzo d’oro, che è riuscito in poco tempo grazie al suo servizio a racimolare qualcosa come 130 000 dollari (vendendo un iPhone 4 bianco anche a Steve Wozniak) è stato citato in causa da Apple.

Samsung dovrà consegnare prototipi agli avvocati di Apple

Il giudice Lucy Koh ha deciso che samsung dovrà consegnare ad Apple alcuni dispositivi non ancora messi in commercio. Lo riporta CNET, che sostiene che la decisione del giudice sarebbe seguita alla causa intentata da Cupertino nei confronti del colosso asiatico.

Lodsys: Apple si schiera dalla parte degli sviluppatori

Contrariamente a quanto si pensava, Apple ha deciso di prendere parte alla causa legale che Lodsys ha intenzione di intentare nei confronti degli sviluppatori di App Store che utilizzano l’acquisto in App delle applicazioni complete. Nel contratto che i developer di iOS devono firmare perché il loro software finisca su App Store è presente una clausola che libera Apple da qualsiasi dovere legale. Apple ritiene evidentemente che questa situazione sia eccezionale.

Apple ad Amazon: App Store si riferisce solo ad iOS

La disputa tra Apple e Amazon in relazione al termine App Store continua con una mossa di Cupertino, che risponde ad Amazon che il suo non è un Appstore, in quanto l’unico App Store (protetto da trademark) fa riferimento non ad applicazioni per Android (come quello dell’azienda di Bezos) ma ad iOS.

EFF: Apple deve difendere gli sviluppatori da Lodsys

La Electronic Frontier Foundation ha oggi insistito con Apple perché si faccia vanti e aiuti gli sviluppatori a fare chiarezza sulla vicenda di Lodsys. Come ricorderete Lodsys ha minacciato con delle lettere gli sviluppatori indipendenti di App Store sostenendo di possedere il brevetto per il bottone di acquisto in-app della versione completa delle applicazioni.

AT&T rincara la bolletta sugli iPhone?

In una notizia comparsa sulla rete nelle ultime ore viene riportato che diversi avvocati americani stanno cercando di dimostrare che AT&T, il colosso della telefonia americana e primo operatore telefonico ad avere l’esclusiva su iPhone, starebbe rincarando il prezzo del dispositivo e dei suoi servizi agli utenti di oltre il 300 percento.

Iconfactory colpita da Lodsys, Apple indaga

Il celeberrimo studio di sviluppo The Iconfactory è stato colpito dall’accusa di violazione di brevetto che ha già colpito altri sviluppatori per mano della compagnia Lodsys. Quest’ultima sostiene che gli sviluppatori non avrebbero il diritto di effettuare un upgrade a pagamento all’interno di una applicazione senza avere il permesso di Lodsysstessa.

Lodsys risponde agli sviluppatori dopo le minacce

Ricorderete che durante il finesettimana alcuni sviluppatori hanno ricevuto lettere di minaccia da Lodsys, una compagnia che sosteneva che il bottone per gli acquisti in-app all’interno di applicazioni di terze parti avrebbe violato un brevetto in possesso alla compagnia. Il problema? È Apple ad avere sviluppato il sistema di pagamento, non sono stati gli sviluppatori. Inoltre sono developer indipendenti sono stati raggiunti dalle lettere di Lodsys, che dopo avere alzato un bel polverone fa sapere la sua.

Acquisti in-app: nuovi dettagli sulle cause agli sviluppatori

Ricordate il caso di cui vi abbiamo parlato ieri riguardante gli sviluppatori minacciati da una misteriosa società per avere violato il brevetto degli acquisti in-app usando tecnologia di Apple? Finalmente abbiamo scoperto il nome della compagnia dietro quella che sembra una bella trollata: LordSys.

Certificazione Android: non proprio free

Documenti legali del 2010 dimostrerebbero l’iter necessario a mettere in vendita uno smartphone con Android. I documenti, che riguardano una causa intentata da Skyhook Wireless contro Google, raccontano del rigido controllo che un telefono deve passare per essere certificato Android. Per ottenere la licenza i produttori devono passare l‘Android Compatibility Test.

La lotta per App Store prosegue in Europa

Continuano i grattacapi per Apple per quanto riguarda il trademark di App Store. Come ricorderete Apple ha ottenuto il trademark sul termine App Store per indicare il suo negozio digitale di applicazioni per dispositivi portatili (e non). Microsoft per prima, seguita da Amazon, hanno controbattuto ad Apple che il termine è troppo generico per essere posseduto da una sola compagnia. Ora la vicenda vede entrare in gioco altri partecipanti.