Ragazzina fa causa ad Apple per il sensore di umidità

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Potrete non essere d’accordo con la sua scelta, ma dovete ammettere che si tratta di una bambina piuttosto sveglia. Stiamo parlando di una ragazzina tredicenne che comparirà davanti ad un giudice durante un processo contro Apple che le ha negato la riparazione di un iPhone 3G danneggiato perché i sensori di umidità segnalavano che il telefono era stato bagnato.

Stando alla notizia la tredicenne aveva lo scorso ottobre chiesto ad Apple 251 dollari per essersi rifiutata di aggiustare il telefono, che era ancora in garanzia.

La famiglia giura che il telefono non ha mai toccato acqua, e c’è quasi da crederci. I sensori di Apple sono stati spesso accusati di essere troppo sensibili e di scattare anche in casi tutt’altro che estremi, ad esempio in presenza di climi particolarmente umidi, come quello della Corea, dove vive la ragazzina.

Un avvocato di Cupertino avrebbe preso contatti con la famiglia cercando di raggiungere un accordo, accordo che non è stato ottenuto perché non si tratta di soldi (250 dollari per Apple sono una bazzecola) ma di principio.

via | Cult of Mac

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