Nintendo deve temere iOS?

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Ieri sera Nintendo ha tenuto un evento all’Alcatraz a Milano per presentare per il nuovo 3DS che sarà lanciato tra una decina di giorni nei negozi italiani. Avendo avuto l’occasione di provare con mano la nuova console mobile lasciatemi dire che è quel genere di cosa che non ci si crede finché non la si vede.

Lo schermo superiore del nuovo 3DS conferisce un senso di profondità verso l’interno dello schermo, come se il display si aprisse su una dimensione dietro al device, il tutto senza bisogno di usare alcun tipo di filtro (vale a dire nessun tipo di occhiale particolare).

Chiacchierando con gli appassionati presenti alla serata ho avuto modo di sentire tra le altre una interessante teoria riguardo il gaming mobile che mi ha molto colpito. Secondo la persona con cui ho parlato, che di professione è avvocato, ci sarà un netto distaccamento dei due mercati di gaming mobile. Uno, dedicato ai giovani e a chi se lo può permettere, rappresentato da console come il 3DS. Un altro, riservato ai professionisti, incentrato su iOS.

La mimetizzabilità sarebbe, secondo questa persona, un importante fattore che consentirebbe anche ad un serio professionista di estrarre dalle proprie tasche un iPhone e mettersi a giocare anche in un tribunale senza attirare l’attenzione dei vicini, cosa che certamente non accadrebbe usando un 3DS, ad esempio, con il suo form factor tipicamente videoludico.

Un punto di vista interessante, che potrebbe effettivamente rappresentare uno dei punti di diversità tra la console di Nintendo e i device di Apple, che ora non possono offrire il preciso controllo di precisione permesso dallo stick analogico montato su 3DS e, ovviamente, l’importante componente stereoscopica.

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