New York non è una città per iPhone: stop alle vendite

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iphone-AlogicoLa notizia che sto per darvi ha dell’incredibile, ma per noi italiani abituati alla totale assenza di tutele per il consumatore e ad essere maltrattati dagli operatori -spesso incompetenti- dei call center, beh… è semplicemente pazzesca.

Anche se le carenze della rete AT&T ci sono note da tempo, così come gli importanti tentativi di risolverle attraverso il monitoring (con apposita applicazione gratuita) del feedback dei clienti, rimaniamo comunque sorpresi nell’apprendere che da qualche ora per gli abitanti della Grande Mela iPhone non è più i vendita. Almeno non nel sito dell’esclusivista che rifiuta gli ordini per gli ZIP code di New York.

La scelta dell’azienda sembra motivata dall’impossibilità di fornire, nei pressi dei grandi centri urbani, un servizio all’altezza del melafonino che -per diffusione e facilità di utilizzo- richiede il passaggio di un’enorme mole di dati.

Si calcola che circa il 22% delle chiamate effettuate da o verso iPhone AT&T nella metropoli statunitense in oggetto, subiscano disservizi ed interruzioni.

Sull’argomento l’opinione pubblica è piuttosto sensibile: giorni fa durante il Saturday Night Live l’attore Seth Meyers ha detto: “Google lancerà presto un suo telefono cellulare, in sfida all’iPhone, il punto di forza di questo telefono sarebbe la capacità di effettuare telefonate”.

Facendo paragoni con la situazione italiana che vivo, sorrido amaramente pensando a tutti i problemi di rete che ho avuto soprattutto lo scorso anno con il mio operatore, alle risposte insensate che mi venivano date al call center, alla lentezza che ancora oggi verifico nelle mie connessioni quotidiane. Ma qui, a nessuno è venuto in mente non dico di interrompere le vendite, ma nemmeno di farmi uno sconticino sul pacchetto dati.. o almeno delle scuse.

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