Abbonamenti in App: Apple VS Utenti

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David Carr del New York Times si è espresso a proposito della nuova policy di Apple per gli abbonamenti in-app che ha messo alle strette diversi editori, costretti a dover pubblicare qualsiasi cosa tramite il procedimento voluto da Apple che prevede che un trenta percento sul venduto finisca nelle tasche di Cupertino.

Gli sviluppatori dicono che il problema delle vendite di abbonamenti non ha tanto a che fare con i costi quanto sul non sapere la quantità di persone a cui il prodotto viene venduto. Apple potrebbe dire che gli sviluppatori (o meglio gli editori) vendono già su un mercato del quale hanno poche informazioni: i giornalai. Cosmopolitan e People non sanno quanti milioni di persone comprano i loro giornali nei negozi, e questo non ferma i loro editori dal guadagnare tonnellate di soldi.

Gli utenti non sono interessati nelle divisioni della torta. Apple si posiziona come avvocato per i consumatori, permettendo loro facili transazioni, facendosi carico dei loro dati personali, e fornendo loro una semplice strada per i loro acquisti. Gli editori possono lamentarsi del loro business, ma non possono dimenticare i loro lettori.

via | Razorian Fly

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