Exodus: Non c’è libertà di pensiero

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Il presidente dell’associazione cristiana Exodus, dietro all’applicazione anti-gay che ha fatto tanto parlare di sè negli ultimi giorni riguardo la sua presenza (e recente scomparsa) su App Store, ha fatto sapere che le firme di oltre 150 000 persone sono il frutto di una azione diffamatoria frutto del lavoro di attivisti gay.

Questo è quanto credo. È evidente che non c’è spazio per la cultura della diversità e dell’opinione. Va oltre Apple avere il diritto di discriminare. È semplicemente il fatto di supportare qualcuno perché scelga nella maniera che preferisce come vivere la sua vita è ora non solo considerato offensivo, ma anche pericoloso. Persone con convinzioni bibliche sono ora etichettate coem bigotte e omofobiche semplicemente per supportare qualcuno che vuole determinare come vivere la propria vita.

Apple dovrebbe ripensarci? A voi il giudizio.

via | Cult of Mac

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