Commercializzazione di iPhone 4: Apple poteva fare di più?

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Dal 30 luglio è finalmente disponibile anche in Italia iPhone 4, l’ultimo device prodotto dall’azienda di Cupertino. Disponibile però in questi casi sembra essere un termine errato, dato che in tutto il Paese le scorte di iPhone 4 sono state scarse e un gran numero di persone non sono riuscite ad acquistare il proprio telefono.

Il quesito che ci si pone quindi è abbastanza scontato: avrebbe potuto Apple organizzarsi meglio in modo da distribuire più prodotti o comunque, in generale, assicurare una maggiore disponibilità?

Data la situazione bisogna tenere conto di vari fattori che possono aver influenzato la distribuzione e le vendite di iPhone 4, partendo proprio dalle scelte effettuate da Apple. La società infatti sembra aver dato la precedenza ai carrier, rifornendo prima gli operatori ed i rispettivi centri: questo purtroppo non può essere considerato totalmente esatto, o meglio, è esatto solo da un punto di vista.
Gli operatori, considerati nell’insieme, hanno ricevuto più iPhone 4 di quanti ne sono stati distribuiti ai Reseller, ma questo è dovuto alla chiara disparità di numero dei centri fisici di Vodafone, Tim e Tre rispetto agli Apple Reseller. Inoltre è plausibile che l’azienda abbia stipulato un accordo con i carrier del Paese, avendo essi la necessità di vendere il telefono soprattutto tramite i vari piani in abbonamento.

Inoltre, espandendo il ragionamento al di fuori dell’Italia, dobbiamo pensare che lanciare un prodotto tanto desiderato come iPhone 4 in 17 nazioni contemporaneamente, anche per un’azienda come Apple, è un’impresa di notevole difficoltà essenzialmente per due motivi: oltre per la capacità fisica di produrre un gran numero di prodotti, la società ha avuto il compito di prevedere con esattezza o con un minimo margine di errore il numero di prodotti che sarebbero stati venduti per distribuire al meglio tra i 17 paesi tutte le scorte.

Per quanto desiderato e per quanto iPhone 4 sia un fantastico prodotto bisogna pur sempre tenere a mente che non è una medicina salva vita e per questo non è strettamente necessario al comune individuo: l’azienda fa quello che può in termini di produzione e avvenimenti come quelli accaduti all’Apple Store di Carugate dovrebbero essere lontani dalla realtà.

Al termine di tutto ciò, l’unica cosa di cui possiamo rimproverare Apple è forse il fatto di essersi preoccupata di più del lancio statunitense di iPhone 4 e nel primo bunch di nazioni piuttosto che nelle successive 17; l’Italia comunque non è stata certamente tra i più sfortunati, dato che in Nuova Zelanda, iPhone 4 non è nemmeno arrivato per il giorno del lancio.

Concludendo quindi, Apple ha gestito discretamente la commercializzazione di iPhone 4 ed anche se le decisioni prese dall’azienda possono essere considerate sbagliate o comunque non pensate in funzione dell’utente, è difficile pensare che si sarebbe potuto fare meglio di così.

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