Una class-action per gli acquisti in-app truffaldini

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Garen Meguerian ha depositato questa settimana una causa sotto forma di class-action nei confronti di Apple a nome di un gruppo di genitori, sostenendo che Cupertino rende troppo facile per i bambini spendere somme esorbitanti atraverso gli acquisti in-app prima che i loro genitori se ne accorgano.

App che in un primo momento sembrerebbero gratuite e dedicate ad un pubblico giovane si rivelano in realtà delle “trappole” in grado di far spendere la bambino denaro che il piccolo non si rende conto essere reale.

Meguerian ha due figlie di 12 e 9 anni a cui ha permesso di scaricare titoli gratuiti, senza sapere, così spiega lui, che quei giochi includevano contenuti scaricabarili a pagamento. Gli acquisti in-app gli sono quindi valsi circa 200 dollari di accredito sulla sua carta.  La notizia segue quella di un bambino di 8 anni che avrebbe speso 1400 dollari in acquisti in-app in Smurfs Village.

Apple sta, dall’aggiornamento ad iOS 4.3, chiedendo la password per gli acquisti in-app, in modo che i genitori debbano necessariamente verificare l’acquisto (a meno che il bambino non conosca la password).

via | Razorian Fly

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