App Store ci ha messo in catene?

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Applicazioni iPhone

Il successo dell’iPhone è stato sicuramente determinato anche dall’App Store. Un’invenzione senza precedenti nel mondo della telefonia mobile che ha saputo rivoluzionare il concetto di smartphone.

Le migliaia di applicazioni che ci vengono offerte rendono universale l’utilizzo di questo dispositivo. Praticamente lo possiamo utilizzare per qualsiasi cosa: dall’ascoltare musica fino a tenere i conti di casa. Inevitabilmente però queste applicazioni vanno acquistate e se dietro di esse c’è un laborioso processo di realizzazione e di sviluppo il prezzo può lievitare in maniera esponenziale.

L’esempio più lampante sono le applicazioni che trasformano iPhone in un navigatore tascabile. Se vediamo TomTom, per esempio, ci rendiamo conto di come dietro ci sia stato un grande lavoro e proprio per questo il suo prezzo arriva a toccare anche i 99,99€.

Detto ciò passo ad esaminare un punto che prima ad ora non era stato mai preso in considerazione. Chi usa iPhone sa che è impossibile resistere ad alcune applicazioni che inevitabilmente devono essere acquistate e che con il passare del tempo prosciugano il malcapitato portafoglio di turno.

Qui si innesta una sorta di meccanismo che obbliga l’utente ad utilizzare il melafonino anche in futuro. Se infatti si decide di cambiare dispositivo si deve prendere in considerazione anche l’idea di perdere tutte le applicazioni precedentemente acquistate.

Proprio per questo molti utenti decidono di rimanere fedeli all’iPhone aumentando così le possibilità di vendita dei futuri modelli del melafonino e svantaggiando la concorrenza che si vede privata di quei potenziali acquirenti.

Insomma l’App Store è davvero l’invenzione più geniale che Apple abbia mai presentato.

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