Acquisti in-app: altri problemi per gli sviluppatori

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ShareFile è una applicazione per il filesharing e il backup. Gli utenti che la acquistano pagano tra i 30 e i 500 dollari al mese per il servizio che fornisce, ma l’applicazione è fornita gratuitamente. L’app per iPhone sviluppata dai creatori del servizio è stata accettata sullo store in una sola settimana, mentre la versione per iPad è rimasta nel limbo dell’approvazione di Apple (che come sappiamo può essere un luogo spiacevole in cui una app può restare per tempi molto lunghi) per settimane prima di venire rifiutata a causa del non rispetto delle nuove polcies sugli acquisti in-app (secondo cui il 30% del prezzo di tutto ciò che viene venduto deve venire consegnato ad Apple).

Il CEO di ShareFile, Jesse Lipton, ha fatto fare questa settimana: È stata una grande sorpresa per noi. Siamo stati anche molto scontenti per il fatto che ci hanno impiegato così tanto per risponderci. Sarebbe davvero bello se Apple cominciasse ad avere un po’ meno potere e una minore fetta di market share, così da mettersi in riga con quello che il resto del mercato sta facendo.

L’app per Android ha impiegato un’ora e mezza a finire sullo store.

via | Cult of Mac

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