Unity è più uguale di Flash?

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Parafrasando Orwell, ricordate quando Apple, qualche mese fa, negò agli sviluppatori la possibilità di usare Flash (poi compilato in modo da essere installabile su iPhone) per produrre applicazioni per iOS? Beh, tutti i servizi di terze parti, e non solo il tool presente in CS5, erano stati presi di mira, e tra questi c’è anche quello creato dalla Unity Technologies.

L’azienda, creatrice dell’anonimo ambiente di sviluppo di videogiochi, aveva assicurato che Unity sarebbe sopravvissuto su iPhone e che non c’era di che preoccuparsi.

Ora però che le regole sono cambiate, e i tool di terze parti non saranno più bloccati dai censori dell’App Store, David Helgason di Unity sta facendo i salti di gioia. Unity aveva contatti frequenti con Apple per parlare delle regole di App Store, ed era anche pronto un aggiro al regolamento per riuscire ad utilizzare ancora Unity.

La cosa si fa interessante, però, quando nel suo post sul blog ufficiale Helgason sostiene che app sviluppate con Unity siano state accettate senza problemi in App Store durante il periodo del bando, nonostante fosse chiaro che non fossero state scritte e compilate con Xcode, l’unico tool di programmazione riconosciuto da Apple fino alla scorsa settimana.

La situazione è strana, e sembra che ad Unity sia stato riservato un servizio preferenziale rispetto ad altri sviluppatori, ma se a una maggiore libertà per lo sviluppatore corrisponde una maggiore qualità del prodotto finale per il cliente, vincono tutti.

via | TUAW

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