Apple davanti all’antitrust per il blocco al compilatore Flash

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Il New York Post riporta che Apple potrebbe andare incontro ad una inchiesta federale dell’Antitrust, su una modifica apportata al contratto per gli sviluppatori di iPhone, il mese scorso, che vieta agli sviluppatori di utilizzare il tool di cross-compilazione per creare le loro applicazioni.

La mossa, che vieta agli sviluppatori di utilizzare il nuovo pacchetto di Adobe per iPhone, è partita dalla continua disputa sul Flash tra Apple e Adobe. Secondo una persona molto vicina alla questione, il Dipartimento della giustizia e la Federal Trade Commission sono bloccati nei negoziati su cui inizierà un indagine dell’antitrust sulla nuova politica di Apple.

I regolatori si concentreranno sulla politica, che è entrata in vigore il mese scorso, che uccide la concorrenza, costringendo i programmatori a scegliere tra le applicazioni di sviluppo che possono essere solo eseguite su prodotti Apple, o che possono essere utilizzati su una grande varietà di sistemi, come i rivali Google, Microsoft e Research in Motion.

Il CEO di Cupertino, Steve Jobs, è diventato, sempre più, la voce contro il Flash, sostenendo che il futuro della distribuzione dei contenuti su web si trova in HTML5. Per quanto riguarda il problema del compilatore, le argomentazioni di Steve Jobs, si basano sulla pretesa di aggiungere uno “strato” intermedio tra l’iPhone OS e le applicazioni che risultano non soddisfacenti all’utilizzo, ostacolando gli sviluppi a causa della dipendenza da soggetti terzi per stendere nuove caratteristiche e cambiamenti.

Apple preferisce che gli sviluppatori “stiano direttamente sulle spalle dell’iPhone OS”, in quanto mira a fornire la piattaforma più avanzata e innovativa per assisterli nella creazione delle App.

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