iPhone VS PSP. Chi ha paura di chi?

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In principio Sony e Nintendo non erano preoccupate di iPhone e iPod touch. Come poteva Apple entrare in un mercato ormai rodato dai due big (cui si è aggiunto anche Microsoft) e concorrere in modo equo?

La risposta è stata App Store. Come era stato per iTunes Store, la capillarità del servizio di Apple, unita ai costi irrisori per buona parte della applicazioni, ha reso i dispositivi con iOS intriganti console di gioco non soltanto per gli sviluppatori, che si trovano una base installata di enormi dimensioni, ma anche per gli utenti, che forse alla ricerca di un telefono un lettore multimediale si trovano tra le mani, involontariamente, una console portatile.

Sony e Nintendo ora sanno che devono avere paura di Apple. Anche dopo le dichiarazioni rilasciate da BioWare, che si dice interessata allo sviluppo su iOS, e dopo la demo di Epic mostrata la scorsa settimana durante l’evento per gli iPod.

Dimenticare Apple e fingere che non esista sarebbe da stupidi. Ma mentre Nintendo ha già presentato il suo nuovo Nintendo 3DS, che con uno schermo tridimensionale è in grado di offrire qualcosa che Apple non dà, Sony è costretta a ricorrere agli spot della serie Marcus Don’t Play That.

Marcus mostra applicazioni di scarso livello (del genere app per peti di cui si parla in questo articolo), sostenendo che sia inutile spendere soldi per giochi di quel genere. Forse dimenticando che iPhone ha da offrire una grande quantità di ottimi giochi in digital delivery e a un prezzo aggressivo che, evidentemente, spaventano il colosso giapponese.

Sono l’unico a pensare che se fossero così convinti dell’inutilità dei giochi per iPhone non sprecherebbero nemmeno soldi per fare pubblicità del genere?

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