Jailbroken oltre l’8% e il boom delle App a schermo bloccato

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Cydia lock screen

Come si sa, l’annoso problema delle mille condizioni imposte da Apple agli sviluppatori è stato in parte aggirato dalle piattaforme di download dedicate agli iPhone jailbroken (liberati).

Tramite di esse possono essere venduti ed installati software i cui limiti sono unicamente di sistema operativo o -eventualmente- hardware, ma non quelli strategici decisi a tavolino da Cupertino per ostacolare la concorrenza o forzare il mercato.

Furono proprio le Applicazioni disponibili su Cydia, il più popolare tra i portali “unauthorized”, ad introdurre per prime la possibilità di girare video anche su iPhone 3G o anche semplicemente di modificare icone e desktop come su un normale computer.

Jay Freeman, fondatore -a Santa Barbara, California- di Cydia ci spiega che alcuni analisti della Pinch Media hanno stimato, con dati aggiornati al luglio scorso, che gli iPhone sbloccati sono circa l’8% del totale. Verosimilmente questo numero è aumentato di molto nell’ultimo periodo.

L’ultimo grido in fatto di cydget (gioco di parole di Cydia più widget) sono le cosiddette lock screen application, quelle cioè in grado di girare mentre lo schermo è bloccato, condizione in cui, precedentemente,  non era permesso all’utente di effettuare alcuna operazione.

Ora invece si può telefonare con CyDialer, tweettare con Twydget, o leggere le ultime notizie al posto dello screensaver con Bloomberg Cydget. Imminente il lancio di un’applicazione canadese in grado di fornire -sempre a schermo bloccato- informazioni sulle chiamate perse calendario, email, meteo etc.

Al momento le lock screen application sono 32, destinate a crescere.

Mi coglie un dubbio, possiamo ancora chiamarlo schermo bloccato?

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