iPhone 2G: quattro anni dopo

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Molti sostengono che iPhone ha rappresentato, quando è stato lanciato il 29 giugno del 2007, una vera e propria rivoluzione per il mondo della telefonia. Basta dare un’occhiata al telefono cellulare medio prima del suo lancio e oggi per capire che è così. Ma oggi, dopo quattro anni dal suo debutto ufficiale, cosa ne è di iPhone?

Apple aveva venduto 146 000 iPhone nel primo finesettimana, segnando un record (al tempo). La maggior parte degli utenti aveva scelto il modello da 8GB, spingendo Apple a terminare la produzione della versione da 4GB e abbassare il prezzo di quella più capiente (con conseguenti lamentele degli utenti).

iPhone ha raggiunto la cima del mercato smartphone grazie alle sue differenze con i concorrenti, come il Treo 755P o il BlackBerry Curve 8300. Era un mercato dove le tastiera QWERTY e le trackball la facevano da padrone, accompagnate anche, a volte, da telefoni con touschreen con pennino.

L’iPhone era completamente diverso, con il suo touchscreen da usare con le proprie dita e nessun menu o testo minuscolo da selezionare con la punta di plastica del proprio pennino. Aveva un browser in grado di aprire qualsiasi cosa (ad eccezione di contenuti in Flash) e presentava le funzioni di un iPod.

Il tutto chiuso nella scocca metallica firmata Jony Ive con la mela morsicata incisa sul retro. Un design che la concorrenza poteva solo sognarsi.

iPhone è la rappresentazione del pensiero Apple: sistema chiuso ma semplice, con pochi problemi per l’utente. Nessuna memoria esterna di cui preoccuparsi, nessuna batteria da rimuovere, nessuna impostazione complicata. Certo c’erano e ci sono problemi e feature mancanti, e l’iPhone 2G non era perfetto, ma il fatto che funzionasse è bastato a renderlo un successo mondiale  trasformare Apple, produttrice di computer, in uno dei maggiori produttori di dispositivi portatili al mondo nel giro di soli quattro anni.

via | TUAW

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