Apple accusata nuovamente per la privacy

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Apple è stata nuovamente colpita da una causa legale per avere condiviso informazioni raccolte tramite iPhone, iPod touch ed iPad senza che gli utenti ne fossero consapevoli. L’accusa è stata depositata lo scorso giovedì in California e vuole diventare una class-action.

La privacy policy di Apple è opaca e confusa ma una cosa è chiara: non informa gli utenti dei dispositivi mobili che fornendo l’UDID agli sviluppatori, Apple li rende in grado di mettere un nome a informazioni personali e in molti casi imbarazzanti derivata dallo scaricamento e utilizzo delle app, come la cronologia della navigazione del browser e altri servizi che dovrebbero rimanere anonimi.

Apple dà ad ogni device un Unique Device Identifier, o UDI. Gli sviluppatori hanno accesso a quel numero che offre informazioni di questo genere quando un utente preme su un ad nell’applicazione, almeno così sostiene l’accusa. Gli sviluppatori utilizzerebbero queste informazioni per guadagnare soldi tramite la vendita dei dati a compagnie e aziende.

Apple attualmente non ha commentato, ma come già dichiarato in dicembre le app per iPhone non dovrebbero inviare alcun tipo di informazione senza il consenso dell’utente.

via | MacWorld

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