Al nono suicidio Foxconn assume 2000 ballerini

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StAnthony

E’ forse il carico di lavoro per l’imminente uscita di iPhone 4G a peggiorare una situazione già difficile, ma una cosa  è certa: non e’ bastato l’arrivo degli psichiatri a interrompere la catena di suicidi su cui -purtroppo quotidianamente- vi scrivo.

Li Hai, 19 anni, si è ucciso questa mattina alle 6.20 nella solita maledetta fabbrica di Shenzhen.

Il copione si ripete in tutto, l’azienda tace, la polizia manda un team investigatori e la World Health Organization ribadisce come il tasso di suicidi alla Foxconn sia sensibilmente superiore alla media nazionale cinese che si attesta intorno ai 14 casi ogni 100mila abitanti.

Qualche sociologo inizia a parlare di suicidi copycat, imitazioni insomma che poco avrebbero a che vedere con le reali condizioni di lavoro della fabbrica, ma la Foxconn stessa non sembra di questo parere a giudicare dall’esercito “della salvezza” che si appresta ad assumere.

E mentre alle finestre dei dormitori si istallano griglie anti suicidio, la direzione ha annunciato l’arrivo di consulenti e monaci in aiuto agli psichiatri già al lavoro.

Sono inoltre previste 2000 assunzioni tra cantanti, ballerini e gym trainer.

Insomma, invece di chiedere meno straordinario ai propri dipendenti, la Foxconn sposa la teoria “Canta che ti passa”.

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