Touchscreen: un mercato da 32 miliardi di dollari entro il 2018

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Se ancora non lo avevate capito, i touchscreen stanno avendo un ruolo sempre più importante nella tecnologia che utilizziamo quotidianamente. Il mercato per i moduli touschreen è destinato a duplicare nel giro di qualche anno. DisplaySearch stima che dai 16 miliardi di dollari del 2012, il mercato possa arrivare a movimenti per 32 miliardi di dollari nel 2018.

Proprio DisplaySearch tiene in questi giorni a Santa Clara, in California, la conferenza Emerging Displays. Al momento si contano oltre 200 produttori di touchscreen capacitivi, a cui si aggiungono altri 97 produttori di schermi resistivi. Benché i display rappresentino un sempre maggiore mercato, il grande numero di concorrenti rende difficile farsi spazio, soprattutto mentre le industrie cercano di trovare nuove soluzioni touch per schermi di grandi dimensioni. Il mercato dei televisori LCD è infatti saturo, e per rilanciare il business, il settore ha bisogno di rinnovarsi.

Il mercato è peraltro ricco di elementi che non lavorano direttamente al display. Corning, ad esempio, produce il famoso Gorilla Glass che protegge i display di diversi dispositivi, mentre compagnie come Atmel, Synaptics, Cypress, EETI ed Elan lavorano ai chip che elaborano l’input tattile.

Nel futuro del touchscreen ci possiamo aspettare cose come schermi più resistenti, sistemi più reattivi, e display sempre più sottili, mentre le componenti vengono unite in singoli strati (LCD e sistema di riconoscimento tattile saranno probabilmente un tutt’uno sul nuovo iPhone).

E mentre il sistema operativo più usato al mondo, Windows, si vota ad una interfaccia al 100% pensata per dispositivi touch, resta da vedere come si evolveranno le interfacce utente nei prossimi anni. Il futuro è già qui, ma siamo sicuri che questo sia il traguardo?

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