iPhone: se siete in prigione è passato dall’ano di qualcuno

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Molti di noi non conoscono la realtà del carcere. Anche per questa ragione Gizmodo ha pensato di dare un’occhiata alla prigione di San Quentin in California. La serie di articoli pubblicata dal sito viene chiamata Lockdown, e l’ultimo numero si concentra su come vengono utilizzati gli smartphone dietro le sbarre.

Un telefono può costare dai 300 ai 700 dollari, e i carcerati li utilizzano principalmente per comunicare con l’esterno per organizzare operazioni illegali. Pare che vista l’importanza del dispositivo, un carcerato farebbe qualsiasi cosa per evitare di farselo sequestrare. I carcerati non si farebbero problemi a nascondere il proprio smartphone anche nel loro retto pur di non farlo scoprire ad una guardia. Attraverso l’inserimento di una barra di sapone si prepara l’antro anale a ricevere lo smartphone.

Ora scommetto che cominciate ad apprezzare lo schermo da 3,5 pollici di iPhone.

via | Cult of Mac

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