Apple e Google hanno speso più in brevetti che in ricerca e sviluppo

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Oggi muore un pezzo di innovazione. Stando a quanto riportato dal New York Times sia Google che Apple avrebbero speso, nell’anno appena trascorso, una quantità maggiore di fondi sull’acquisizione e la preservazione di brevetti piuttosto che sulla ricerca e lo sviluppo.

Diversi sono i dati che emergono dall’articolo, che sottolinea per esempio come il numero di brevetti depositati da Apple sia, negli ultimi dieci anni, decuplicato. Un ex dirigente Apple avrebbe spiegato al giornale: “Se non possiamo proteggere le nostre proprietà intellettuali, allora non spenderemmo milioni di dollari sviluppando prodotti come iPhone“. Il dirigente ha sottolineato che funzioni come lo slide to unlock abbiano richiesto anni per essere sviluppate: “Le altre compagnie non dovrebbero poter rubare queste idee senza pagarci. Ecco perché esiste il sistema dei brevetti”.

Il brevetto di Siri ha richiesto dieci tentativi prima di essere accettato, ed è evidente l’importanza anche legale che i brevetti stanno assumendo negli ultimi anni. Quando interrogato, un portavoce di Cupertino ha spiegato al NYT: “Apple è sempre stata dalla parte dell’innovazione. Per proteggere le nostre invenzioni, abbiamo brevettato molte nuove tecnologie in questi prodotti rivoluzionari. Nei rari casi nei quali prendiamo posizione in una azione legale, è solo perché si tratta della nostra ultima risorsa. Pensiamo che le compagnie dovrebbero immaginare i loro prodotti invece che copiare i nostri, e in agosto una giuria della California è giunta alla stessa conclusione“.

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