Foxconn: ex-dipendenti Apple parlano del lavoro nelle fabbriche cinesi

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Mentre Apple cerca di migliorare le condizioni di lavori degli operai cinesi che, nelle fabbriche come quella di Foxconn, producono i dispositivi che tanto amiamo, c’è un grosso problema che potrebbe andare in direzione opposta all’umanizzazione delle condizioni di lavoro di Apple: la segretezza.

Stiamo lavorando davvero duramente per rendere le cose migliori, ma la maggior parte della gente sarebbe davvero disturbata se vedessi da dove arrivano gli iPhone. Così avrebbe commentato un dirigente di Apple ora ritirato dall’azienda.

Un altro problema riguarderebbe la rapidità di produzione di nuovi dispositivi. I veri maniaci tecnologici vogliono un nuovo dispositivo l’anno, ma se le condizioni di lavoro nelle fabbriche cinesi cambiassero radicalmente non sarebbe più possibile ottenere gli stessi risultati che si hanno ora: Abbiamo saputo degli abusi sul posto di lavoro nelle fabbriche per quattro anni, e continuano tutt’ora. Perché? Perché il sistema funziona per noi. I fornitori cambierebbero tutto domani se Apple dicesse loro che non hanno altra scelta. Questo il commento di un altro ex-dirigente di Cupertino.

Un ex dipendente di Foxconn che lavorava nel settore management ha avuto parole dure per Cupertino: Apple non si è mai interessata di niente al di fuori dell’aumento della qualità dei prodotti e della diminuzione dei costi. La salute dei lavoratori non ha a che fare con i loro interessi.

via | Cult of Mac

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