I Google Glass permettono di leggere gli sms sull’iPhone

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Un aggiornamento più che interessante è arrivato per i Google Glass, gli occhiali che permettono tranquillamente di poter comunicare con il proprio smartphone. Trattandosi di un prodotto realizzato da Google, funzionante quindi con il sistema operativo Android, si pensava che questi Google Glass non potessero comunicare con gli iPhone.

MyGlass: l’app sbarca su App Store

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L’applicazione ufficiale MyGlass approda su App Store. Google l’ha messa a disposizione di tutti gli utenti iPhone per dare loro la possibilità di inviare informazioni stradali mentre si è in movimento, visualizzare sul display dell’iPhone ciò che si vede su Glass e per aggiungere nuovi Contatti. 

Google Glass: arriva il supporto completo anche per iOS

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Google Glass è attualmente nelle mani di un numero limitato di sviluppatori che stanno studiano il nuovo gadget di Google per creare le prime app che lanceranno insieme a Glass entro la fine dell’anno. Android, in questo momento, presenta piena compatibilità con Glass, mentre rimangono ancora dei limiti, legati soprattutto alla lettura di messaggi e all’utilizzo delle mappe, quando si utilizzano i Glass in abbinamento a un iPhone.

Smartwatch: anche Google ci ha provato prima di passare a Glass

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iWatch, lo smartwatch su cui Apple starebbe lavorando, sarebbe il perfetto concorrente per i Google Glass nel nuovo mercato dei super-personal computer che incombe nel prossimo futuro. Ora arriva però una nuova notizia, basata tra gli altri su un brevetto depositato da Google nel 2011, che suggerisce come anche Google abbia preso in considerazione lo sviluppo di uno smartwatch nel corso degli ultimi anni.

I Google Glass permettono di identificare le persone tra la folla, Apple arriverà mai a qualcosa di simile?

In questi giorni gli studenti dell’università del North Carolina hanno presentato InSight, la prima applicazione finanziata direttamente da Google e realizzata dall’ateneo per i futuri Google Glass. Il software è stato appositamente studiato per permettere all’utilizzatore di riconoscere una persona tra la folla, ma non tramite il riconoscimento facciale, bensì attraverso gli abiti. Descritto in questo modo appare veramente strano ed inusuale, ma dopo avervi raccontato il funzionamento tutto vi apparirà molto più semplice.