iPhoner intervista Beatrice Bottini: docente che ha “gettato le basi” per l’app iDidaktika

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Da pochi giorni è stata resa disponibile in App Store un’applicazione dedicata ad uno specifico istituto scolastico chiamato Didaktika. Questa applicazione chiamata iDidaktika, la prima in Italia di questo genere, oltre ad offrire tutte le informazioni relative all’Offerta Formativa consente ai propri docenti, studenti e ai loro genitori l’accesso ad un’Area Riservata.

Noi di iPhoner abbiamo deciso di intervistare colei che ha pensato alla realizzazione di quest’app, ovvero Beatrice Bottini.

iPhoner: Come ti è venuto in mente di realizzate iDidaktika?

Beatrice Bottini: L’idea è nata un po’ per caso mentre stavo discutendo con Massimo Nobile, preside della scuola, sulle possibilità di fornire nuovi servizi che dessero un valore aggiunto all’offerta formativa dell’istituto. Per fortuna l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal dott. Nobile, che ha deciso di investire denaro e risorse umane in questo progetto. Abbiamo, quindi, iniziato a lavorare analizzando le potenzialità didattiche che una applicazione su iPhone poteva offrire, in termini di apprendimento.

iPhoner: App come queste possano migliorare l’approccio degli studenti verso lo studio?

Beatrice Bottini: E’ evidente che per noi costituiscono una risorsa: iDidaktika vuole essere un incentivo motivazionale affinchè lo studente assuma un ruolo non solo attivo, ma anche dinamico nella costruzione della propria conoscenza. Considerando che i ragazzi di oggi sono ormai dei “nativi digitali” e che le ICT (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) sono sempre più diffuse quali strumenti di pensiero e di lavoro per gli insegnanti, è evidente come l’apertura alle tecnologie di ultima generazione costituisca una tappa obbligata, oltre che una sfida aperta sulle possibilità di ripensare la metodologia didattica attraverso l’integrazione di strumenti informatici in ambiente educativo. Nel nostro caso l’accesso all’Area Riservata rappresenta una soluzione per coinvolgere e responsabilizzare maggiormente gli studenti che in ogni momento possono controllare il calendario delle lezioni, le novità sugli avvenimenti scolastici, le assenze e i ritardi, comunicare con i docenti e con l’istituto.

iPhoner: Perché la maggior parte delle scuole italiane stentano a prendere iniziative del tipo tecnologico per migliorare servizi utili a studenti e famiglie?

Beatrice Bottini: C’è da dire che spesso l’innovazione tecnologica non implica come conseguenza diretta una trasformazione degli ambienti di apprendimento: esistono anche casi in cui la metodologia didattica è all’avanguardia ma gli strumenti informatici presenti a scuola sono obsoleti, nonostante leggi nazionali e direttive comunitarie ne richiedano l’adeguamento. Non è affatto facile trovare funzionari e dirigenti scolastici disposti ad investire su nuovi ausili tecnologici e a cogliere le opportunità che possono offrire. Naturalmente nella prospettiva pedagogica gli strumenti informatici non sono che un mezzo, il fine deve rimanere sempre la persona. Certo le ICT di per sé non hanno alcuna valenza educativa, non producono apprendimento, ma è necessario mettersi in gioco sperimentando l’impiego di tali strumenti nei processi formativi, anche con iniziative come iDidaktika. Non a caso iDidaktika rispecchia lo spirito delle persone che lavorano in questa scuola: docenti giovani e qualificati che con passione si dedicano alla sperimentazione lavorando su più livelli, anche con partner diversi che vanno dall’Università, alle Associazioni di volontariato, fino alle Società di programmazione. Mi sembra uno spaccato di speranza in un paese come l’Italia, investito da una crisi del sistema dell’istruzione che dura da decenni e dal dramma dei precari della scuola.

iPhoner: Come mai ha scelto proprio la piattaforma iPhone e iPod touch per questa sua applicazione?

Beatrice Bottini: Abbiamo notato che iPhone e iPod sono tra i device più diffusi, quindi maggiormente conosciuti, non solo tra gli studenti ma anche tra gli stessi docenti.

iPhoner: Secondo lei gli iPad potranno mai prendere il posto degli attuali libri?

Beatrice Bottini: Forse un giorno sì. Si può immaginare uno scenario proiettato nel futuro in cui i giovani non saranno più in grado di cogliere il fascino e il valore culturale della carta stampata. Penso che per ora più che di sostituzione del libro si possa parlare di integrazione. L’iPad ci consente di fare oggi ciò che un tempo era inimmaginabile: portare in uno spazio ridotto enormi quantità di dati sotto forma di libri, musica, video, fruire dell’insegnamento a distanza, condividere contenuti su internet, ecc… Per non parlare dell’abbattimento dei costi che l’uso di iPad a scuola o all’università comporterebbe per gli studenti e le famiglie (case editrici permettendo).

L’app è disponibile gratuitamente in App Store e mette a disposizione dei propri studenti le seguenti funzionalità:

  • Essere aggiornati sulle novità relative agli avvenimenti scolastici (calendario delle lezioni, uscite anticipate, orari dei colloqui con gli insegnanti, chiusure programmate, ecc..);
  • Richiedere via e-mail certificati e documenti;
  • Consultare la propria pagella digitale contenente profilo didattico, posizione amministrativa e comunicazioni;
  • Contattare la segreteria e i docenti via e-mail o telefono direttamente dall’applicazione;
  • Ricevere informazioni su assenze e ritardi dei propri figli;
  • Visualizzare la mappa ed ottenere le indicazioni stradali per raggiungere l’istituto.
  • Ottimizzata per iPhone 4, iPhone 3GS, iPhone 3Ge iPod Touch;
  • Compatibile con iPad;
  • Grafica Retina Display.
Speriamo che molti altri istituti scolastici italiani possano intraprendere la stessa strada percorsa da Beatrice Bottini e dal suo istituto Didaktika.

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