Apple risponde pubblicamente alla questione riguardante il location tracking

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Nella giornata di oggi Apple, oltre che inviare il comunicato stampa relativo alla data di ufficializzazione del lancio di iPhone 4 bianco, ha risposto pubblicamente alle recenti accuse sul location tracking che gli iDevice svolgevano all’insaputa dell’utente.

Di seguito vi riportiamo le domande e le relative risposte che il nostro Andrea Nepori – alias Camillo Miller – ha tradotto:

Apple desidera rispondere alle varie domande che ci sono state poste di recente in merito alla raccolta e all’utilizzo delle informazioni sulla posizione geografiche da parte dei nostri dispositivi.

1) Perché Apple rintraccia la posizione geografica del mio iPhone?

Apple non rintraccia la posizione geografica degli iPhone. Non l’ha mai fatto e non prevede di farlo in futuro.

2) Allora perché sono tutti preoccupati da questa cosa?

Poter fornire agli utenti mobili informazioni accurate e rapide sulla posizione geografica proteggendone al contempo la sicurezza e la privacy ha sollevato non poche questioni di natura tecnica alquanto complesse, difficili da spiegare in poche parole. Gli utenti sono confusi, in parte perché ad oggi i creatori di questa nuova tecnologia (Apple inclusa) non hanno fornito spiegazioni esaustive su queste questioni.

3) Perché l’iPhone registra la mia posizione?

iPhone non registra la posizione dell’utente. Il dispositivo mantiene un database di hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari attorno alla posizione geografica dell’utente (alcuni dei quali possono trovarsi persino a più di 150 chilometri dall’iPhone) per consentire un calcolo rapido e preciso della posizione, quando richiesto. Il calcolo della posizione di un cellulare usando unicamente i dati satellitari (GPS) può richiedere diversi minuti. iPhone è in grado di ridurre il tempo necessario a una manciata di secondi usando i dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari per trovare rapidamente i satelliti GPS, e può persino triangolare la propria posizione usando soltanto i dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori quando il GPS non è disponibile (per esempio all’interno di un edificio o ai piani interrati). Questi calcoli vengono eseguiti in tempo reale sull’iPhone usando un database ”crowd-sourced’d’ di dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari generato da decine di milioni di iPhone che inviano ad Apple la posizione geotaggata di hot-spot e ripetitori nelle vicinanze in forma anonima e criptata.

4) Questo database ‘crowd-sourced’ è archiviato sull’iPhone?

L’intero database ‘crowd-sourced’ è troppo grande per essere archiviato su un iPhone, quindi scarichiamo un adeguato sottoinsieme (cache) su ciascun dispositivo. Questa cache è protetta ma non criptata, e ne viene eseguito il backup in iTunes ogni volta che si esegue il backup dell’iPhone. Il backup può essere criptato o meno, a seconda delle impostazioni utente definite in iTunes. I dati geografici che si trovano sull’iPhone non rappresentano la posizione passata o attuale dell’iPhone stesso, ma piuttosto la posizione dei vari hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari nelle vicinanze del dispositivo, entro un raggio d’azione che può persino superare i 150 chilometri di distanza dall’iPhone. Tramite un aggiornamento software disponibile a breve intendiamo bloccare il backup di questa cache (vedi di seguito la sezione sull’aggiornamento software).

5) Apple può individuare la mia posizione in base ai miei dati geotaggati su hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari?

No. Questi dati vengono inviati ad Apple in forma anonima e criptata. Non possiamo pertanto identificarne la fonte.

6) Sono stati identificati dati geografici archiviati sull’iPhone risalenti fino a un anno prima. Perché il mio iPhone ha bisogno di così tanti dati per aiutarmi a trovare la mia posizione attuale?

Questi dati non sono i dati geografici dell’iPhone bensì un sottoinsieme (cache) del database ‘crowd-sourced’ di dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari, scaricato da Apple sull’iPhone per permettere un calcolo rapido e preciso della posizione. Il motivo per cui l’iPhone memorizza così tanti dati è imputabile a un bug che abbiamo individuato e prevediamo di risolvere a breve (cfr. sezione sull’aggiornamento software). Riteniamo che siano sufficienti non più di sette giorni di dati da memorizzare sull’iPhone.

7) Perché quando disattivo i Servizi di localizzazione il mio iPhone a volte continua ad aggiornare i dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari dal database ‘crowd-sourced’ di Apple?

Non dovrebbe farlo. Si tratta di un bug che prevediamo di risolvere a breve.

8) Quali altri dati geografici raccoglie Apple dall’iPhone oltre ai dati ‘crowd-sourced’ degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari?

Apple sta attualmente raccogliendo dati sul traffico in forma anonima per sviluppare un database ‘crowd-sourced’ specifico al fine di fornire agli utenti iPhone un migliore servizio sul traffico entro i prossimi due anni.

9) Apple attualmente fornisce i dati raccolti dagli iPhone a soggetti di terze parti?

Forniamo agli sviluppatori di terze parti i log di crash ricevuti in forma anonima dagli utenti che hanno dato il proprio consenso, per aiutare il debug delle applicazioni. Il nostro sistema di pubblicità iAd può avvalersi delle informazioni geografiche per il targeting degli spot. I dati geografici non vengono condivisi con altri soggetti di terze parti o inserzionisti a meno che l’utente non fornisca il proprio esplicito consenso alla raccolta da parte dell’inserzionista dei dati sulla sua posizione attuale (per esempio per richiedere l’individuazione del negozio più vicino all’utente).

10) Apple ritiene che la sicurezza e la privacy delle informazioni personali siano importanti?

Sì, ne siamo fermamente convinti. Per esempio, iPhone è stato il primo dispositivo a chiedere l’autorizzazione dell’utente per ciascuna app che richieda l’uso dei dati geografici. Apple continuerà a rivestire un ruolo di leadership nel rafforzamento della tutela della sicurezza e della privacy delle informazioni personali.

Aggiornamento software

Entro le prossime settimane, Apple presenterà un aggiornamento software iOS gratuito che:

  • Ridurrà le dimensioni del database ‘crowd-sourced’ degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari memorizzato come cache sull’iPhone;
  • Bloccherà il backup di questa cache;
  • Cancellerà completamente questa cache quando i Servizi di localizzazione vengono disattivati.

Nella prossima release di iOS, la cache verrà inoltre criptata sull’iPhone.

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