Apple: diramati i primi dati sui fornitori

Per la prima volta Apple rende noti alcuni dati relative alle aziende che partecipano alla fornitura dei materiale e all’assemblaggio finale. Questi suoi fornitori ufficiali, 156 in totale, a detta della stessa Apple svolgono circa il 97% del lavoro di assemblaggio e recupero dei materiali.

Dando uno sguardo a questa lista troviamo nomi interessanti, come quello di Toshiba Mobile, che secondo rumors passati doveva produrre i Retina Display da 4 pollici per quel presunto iPhone 5 mai arrivato, o forse solo ritardato.

Apple in Cina per parlare di inquinamento

Problemi ambientali continuano a pesare su Apple. Un rapporto aveva già sottolineato le scarse condizioni di salute in cui gli operai delle fabbriche cinesi che producono dispositivi per Apple sono costretti a vivere. Altri commenti critici sono poi arrivati nel corso della scorsa estate, e se ne sentono tutt’ora gli effetti. Apple si sarebbe incontrata questa settimana con i rappresentanti di cinque gruppi ambientali cinesi per discutere dell’inquinamento del processo di produzione dei fornitori di Cupertino. Apple avrebbe a messo che alcune delle compagnie con cui ha accordi sarebbero state accusate di eccessivo inquinamento, ma che la colpa di questo sarebbe delle compagnie stesse e non dell’azienda fondata da Steve Jobs.

Fornitori confermano: iPhone 5 in ritardo

Gene Munster di Piper Jaffray si è aggiunto al gruppo dei sostenitori della tesi di un iPhone 5 in autunno. L’analista conferma che il prossimo smartphone sarà messo in vendita a settembre. Munster sottolinea come generalmente ci sono circa 80 giorni dall’annuncio di un nuovo iOS al lancio di un nuovo iPhone. Se quest’anno iOS 5 fosse presentato alla WWDC avrebbe perfettamente senso un lancio dello smartphone in autunno.