Apple rifiuta le app con tracciamento pubblicitario cookie

Apple ha detto un secco no all’utilizzo degli UDID (i codici identificativi che permettono di individuare in maniera univoca un dispositivo portatile) per tracciare un utente e fornirgli pubblicità mirata. La decisione è arrivata dopo diverse critiche e indagini legate alla privacy di iOS. In cambio, Apple aveva fornito agli sviluppatori che creavano pubblicità per iPhone, iPad e iPod touch il sistema AdID, un identificativo creato appositamente per le pubblicità.

iAd Producer aggiornato alla versione 3.0

Apple ha da poco rilasciato un major update per iAd producer, portando alla versione 3.0 il tool creato per gli sviluppatori che vogliono inserire nelle proprie applicazioni banner pubblicitari.

Apple pubblicizza il successo di Range Rover con iAd

Per invogliare gli inserzionisti ad utilizzare il nuovo e rivoluzionario servizio pubblicitario “made in Cupertino”, ovvero iAd, Apple ha realizzato uno spot davvero interessante dove viene messo in mostra il successo di Range Rover con questo tipo di pubblicità su mobile.

Bracht Ken, Communications Manager per Land Rover Nord America, ha dichiarato:

Andy Miller di iAd al lavoro per Leap Motion

Il precedente capo di iAd ad Apple Andy Miller lavorerà a Leap Motion. L’annuncio è stato fatto lo scorso martedì, ed è confermato che Miller lavorerà come COO per la compagnia. Miller non è stato direttamente assunto da Apple, ma il suo ruolo è stato decisivo quando Cupertino ha acquisito Quattro Wireless, compagnia da lui fondata nel 2006, come fondamenta per iAd.

iAd: tre dipendenti lasciano per AdColony

Mike Owen è una tra le persone che hanno lavorato ad iAd, prima di lasciare Apple e farsi assumere presso un’altra compagnia specializzata in pubblicità: AdColony. Owen, senior manager negli uffici di iAd con sede a New York, è ora uno dei tre assunti di alto profilo dell’azienda, insieme a Andy Miller (ex VP di Apple che ha lavorato su iAd) e Larry Albright, già dipendente di Quattro e di conseguenza di Apple dopo l’acquisizione.

UDID: Apple offre un’alternativa ai pubblicitari?

Tempi duri per le compagnie specializzate nella pubblicità mobile. Nelle scorse settimane Apple ha infatti cominciato a vietare l’accesso all’UDID dei dispositivi che utilizzano iOS. L’UDID è un codice che consente di identificare univocamente un dispositivo. Questo permette alle agenzie pubblicitarie che occupano banner all’interno delle applicazioni di fornire agli utenti una pubblicità mirata, dipendentemente non solo dall’applicazione in cui la pubblicità viene mostrata, ma anche in relazione alle pubblicità precedentemente visualizzate (e perché no, “cliccate”) dall’utente.

iAd: Mitt Romney si prepara alla presidenziali su iOS

Se non seguite le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, potreste non sapere chi è Mitt Romney. Si tratta del Mormone che intende prendere il posto di Barack Obama alla casa bianca a partire dalla fine di quest’anno. Romney è stato il primo politico a fare uso di iAd per sponsorizzare la propria campagna elettorale. Secondo il Wall Street Journal la scelta di Romney indica chiaramente quale sia il futuro della pubblicità, e dove questo sia focalizzato. Lo stesso presidente Obama aveva fatto ampio uso di di pubblicità digitali per riuscire a vincere le elezioni nel 2008, e lo sta facendo tutt’ora, cercando di colpire il maggior numero possibile di elettori.

Network pubblicitari aggirano le misure per la privacy di Apple

Apple ha migliorato i sistemi di sicurezza di App Store, costringendo ora gli sviluppatori di piattaforme pubblicitarie ad aggirare restrizioni che non permettono più di riconoscere lo stesso dispositivo. La fonte della notizia è questa volta il Wall Street Journal, secondo cui i network pubblicitari starebbero alacremente lavorando per aggirare le misure pro-privacy introdotte di recente da Cupertino su App Store.

Ex dipendente Yahoo passa ad Apple per lavorare ad iAd

Pare che Apple abbia assunto Jessica Jensen, ex dirigente a Yahoo, per il suo team di iAd. L’allontanamento della Jensen da Yahoo è stato confermato a Kara Swisher di AllThingsD, mentre è una fonte anonima a raccontare della sua recente assunzione ad Apple. Nella divisione iAd, la Jensens lavorerebbe per Todd Teresi, un ex esperto di pubblicità già dipendente di Adobe e Yahoo. Teresi, assunto quest’anno per prendere il posto di Andy Miller, potrebbe trovarsi al fianco una sua ex collega.

UDID inaccessibili: 24% di guadagni in meno dalle pubblicità mobili

Uno studio condotto da MoPub sostiene che rifiutando le applicazioni che utilizzano l’UDID degli utenti, Apple sta diminuendo del 24% i guadagni degli sviluppatori derivanti dalle pubblicità. MoPub spiega che siccome le pubblicità sui dispositivi mobili usano spesso gli UDID per tracciare quanto bene funziona una pubblicità su un certo dispositivo, c’è il serio rischio che quando l’UDID non potrà più essere utilizzato circa un quarto dei guadagni provenienti dalle pubblicità andrà perduto.

iAd Producer: arriva la versione 2.1

Apple rilascia ufficialmente la nuova versione della sua applicazione iAd Producer.

Questa nuova versione, la 2.1, implementa l’integrazione con Twitter e il supporto al nuovo iPad. Apple ha apportato anche altre migliorie varie come una maggiore stabilità e un miglioramento delle performance.

Samsung lancia il suo iAd

Samsung ha rivelato lo scorso martedì di avere piani per il lancio di AdHub Market, un servizio pubblicitario da integrare sui propri dispositivi mobili che vorrebbe fare il verso ad iAd, mettendosi in diretta concorrenza non solo con l’offerta di Apple (che non ha avuto molto successo), ma anche con Google, che la fa invece da padrone.

iAd: aumentano le percentuali per gli sviluppatori

iAd fatica ancora a prendere piede. Almeno questo è quello che si riesce ad intuire dall’ultima azione di Apple. Cupertino ha deciso di aumentare il guadagno degli sviluppatori che scelgono di inserire un banner di iAd all’interno della loro applicazione. L’annuncio è arrivato sul sito ufficiale degli sviluppatori Apple, e spiega che da oggi gli sviluppatori che scelgono di usare iAd nel loro software riceveranno non più il 60% degli introiti di Apple per la visualizzazione della pubblicità, ma il 70.

iAd senza futuro? Apple diminuisce ulteriormente la spesa minima

iAd è il servizio offerto da Apple per la creazione e la distribuzione di una campagna pubblicitaria tramite iOS. La compagnia di Cupertino, visto lo scarso successo della sua iniziativa, si è vista costretta a diminuire ulteriormente la soglia minima di spesa per il lancio di una nuova campagna pubblicitaria. Si tratta di un decimo del milione di dollari originariamente fissato come quota minima, in seguito diminuito a 500mila dollari e poi a 300mila. Oltre alla spesa minima diminuita, Apple sta anche aumentando le percentuali che vengono date agli sviluppatori per avere iAd nelle loro app, dall’originale 60% al 70%. I soldi aggiuntivi dovrebbero aumentare le visualizzazioni delle pubblicità e spingere alla creazione di nuove campagne.

Steve Jobs: “Non lascio uscire Forstall dal suo ufficio”

Il libro di Adam Lashinsky Inside Apple è nelle librerie americane solo da 24 ore, ma si sprecano già sulla rete gli estratti in cui vengono dettagliate diverse delle operazioni che Apple esegue nel suo misterioso campus di Cupertino. Uno dei racconti riguarda il Vice Presindent di iAd e co-fondatore di Quattro Wireless. Quando questo si è rivolto a Steve Jobs dopo avere ricevuto una offerta per sedere nella board di una compagnia non concorrente, Jobs gli avrebbe risposto: Cosa? Stai a malapena cominciando qui e vuoi spendere il tuo tempo aiutando la compagnia di qualcun altro?

iAd producer raggiunge la versione 2.0

Dopo il suo debutto dello scorso dicembre, Apple ha pubblicato ieri iAd Producer 2.0. Il software, di semplice utilizzo, consente di creare banner pubblicitari da usare con la (non troppo fortunata) piattaforma pubblicitaria mobile ideata da Apple per i milioni di iDevice in giro per il mondo.

iAd ancora in crisi, una campagna pubblicitaria costa sempre meno

iAd se la passa sempre peggio. La piattaforma pubblicitaria sviluppata da Apple per iOS sta infatti, stando a quanto riportato da Bloomberg, diminuendo il costo delle inserzioni a causa del numero sempre più scarso di inserzionisti, arrivando addirittura a far pagare il 70% in meno di quanto chiesto alla nascita del servizio per mettere in piedi una campagna pubblicitaria.

Apple perde terreno nella pubblicità mobile

Una buona notizia per Research in Motion (dopo tanto tempo): gli inserzionisti per le pubblicità non stanno abbandonando la piattaforma, anzi, starebbero vedendo una crescita nelle inserzioni dei telefoni non smarphone prodotti da RIM.

La centesima campagna di iAd

iAd ha poco più di un anno. Lanciato in aprile del 2010 da Apple come metodo rapido e semplice per inserzionisti e sviluppatori di ottenere una campagna pubblicitaria e piazzarla nei banner dei milioni di iDevice sparsi per il mondo, iAd ha raggiunto in queste settimane la sua centesima campagna pubblicitaria.