Night Recorder: tenere sotto controllo la Parasonnia con iPhone

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È da poco uscito questo interessante programma utile a scoprire se durante il vostro sonno russate, parlate, ridete o digrignate i denti e, dormendo da soli, nessuno ve lo può riferire. Ovvero volete scoprire se chi dorme con voi dice la verità o vi prende a calci solo per il gusto di farlo.

Una volta avviato il software registra i rumori nell’ambiente circostante, non interferisce con le telefonate in arrivo e, nella mia prova con iPhone 3G, ha scaricato la batteria di un buon 15% (3G disattivato, GPS disattivato, WiFi disattivato, Bluetooth disattivato e telefono acceso). Non ha interferito nemmeno con la sveglia, cosa per me molto importante.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona. La schermata principale richiama i vecchi registratori multitraccia a bobine, un tocco vintage che non mi è dispiaciuto affatto. In alto a sinistra troviamo il comando “ON/OFF” per avviare la registrazione e subito a fianco quello per attivare la connessione “WiFi” per il trasferimento dei files registrati.

Al centro, camuffati da quelle che una volta erano le testine di riproduzione e di registrazione ci sono i due comandi “FILES” e “REC”, rispettivamente per ascoltare le registrazioni e per avviare la registrazione. Concludono l’elenco dei comandi il “TEST VOLUME”, per regolare la sensibilità del microfono e “SETTINGS” per modificare alcune impostazioni.

Le impostazioni ci consentono di scegliere se registrare un unico file o più files a seconda delle volte in cui si avvia la registrazione e un’altra comoda funzione, chiamata “Speed Mode Recorder”, che ci consente, se selezionata, di avviare il software dalla springboard ed averlo già pronto alla registrazione, senza dover premere manualmente “REC”. Tramite il pannello delle impostazioni sono comunque richiamabili alcune brevi ma chiare istruzioni (in inglese).

Ritengo ottima la possibilità di poter calibrare la sensibilità del registratore, ho fatto alcune prove in ambiente non silenzioso (TV accesa) e funziona egregiamente registrando i rumori con un volume più alto, come per esempio una conversazione effettuata magari più vicino al vostro iPhone. Il trasferimento dei files avviene senza intoppi tramite interfaccia web e gli stessi sono di buona qualità (CAF).

Ma veniamo a quello che tutti avrete pensato. Potrebbe essere utilizzato come una sorta di “spia”? Ebbene sì, ovviamente coi suoi limiti, è un ottimo registratore ambientale. D’altronde iPhone offre la funzione nativamente, dal firmware 3.0, ma così è più comodo perché la registrazione si avvia solo quando è presente effettivamente del “rumore”. Ma non dubito che possa venire utile a chi soffre veramente di disturbi del sonno, che possono portare o essere sintomo di patologie ben più gravi. Soprattutto, ha sfatato il mito del mio russare.

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