iPhone ricondizionati: il mistero è svelato

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Vi ricordate un nostro post di qualche mese fa? Quello in cui analizzavamo la provenienza incerta degli iPhone ricondizionati che Apple mette a disposizione degli utenti che hanno problemi con il proprio dispositivo.

Attraverso l’Apple Store di Roma Est siamo venuti a conoscenza del tragitto che i nostri dispositivi difettosi effettuano una volta arrivati tra le mani degli “uomini con la maglia blu”.

Il dispositivo difettoso viene imballato e spedito in Cina. Qui viene smontato e analizzato: i componenti esterni vengono gettati (a prescindere dalla loro condizione) mentre quelli interni vengono testati. Se quest’ultimi risultano essere perfettamente funzionanti vengono inseriti nella catena di montaggio di questi cosiddetti iPhone ricondizionati.

Se non sono disponibili componenti provenienti da iDevice precedentemente difettosi vengono utilizzati pezzi nuovi, come quelli che compongono un dispositivo mobile della mela nuovo di zecca. Ecco spiegato il motivo per cui i dipendenti Apple non vogliono considerare questi dispositivi come ricondizionati, dato che possono essere realizzati anche con componenti completamente nuovi.

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