Apple considera l’Italia un paese di seconda fascia: ecco perché

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Prima con il lancio di iPad, poi con quello che ha visto protagonista il nostro amato iPhone 4. In entrambe i casi il nostro “bel paese” è stato schierato nel gruppo delle nazioni che solo in un secondo momento hanno potuto esporre in vendita il primo tablet made in Cupertino e il melafonino di quarta generazione.

Anche se è ben nota la nostra arretratezza nel campo tecnologico, non capivo come dopo il gran numero di vendite registrate con iPhone 3G e 3GS, Apple potesse ancora considerare l’Italia un paese di “seconda fascia”.

Durante il WWDC 2011 tutto mi è sembrato più chiaro.

Uno dei tanti grafici mostrati da Steve Jobs e co. ha svelato l’arcano. Mi riferisco alla tabella visibile nell’immagine di inizio articolo che mostra i paesi nel mondo che posseggono il maggior numero di abitazioni senza un PC al loro interno.

Il nostro paese è incredibilmente al secondo posto di questa classifica al contrario, che vede padroneggiare senza rivali la Cina. È da sottolineare questo dato assai negativo per l’Italia, che dimostra ancora una volta quanto siamo indietro dal punto di vista tecnologico (solo?).

Ora capisco la scelta degli uomini di Cupertino, che saggiamente non hanno ritenuto opportuno mettere in vendita fin da subito i propri nuovi prodotti in un paese dove oltre il 30% dei suoi abitanti neanche potrebbe attivarli.

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